GP d’Italia: dominio di Hamilton, Ferrari terza
E’ ancora una volta Lewis Hamilton a trionfare. A una sola settimana dalla vittoria in Belgio, il pilota inglese conquista il suo sesto successo stagionale insieme alla sua sessantanovesima pole position, infrangendo il record assoluto che fino ad oggi apparteneva a Lui, Michael Schumacher. Una griglia di partenza inconsueta a causa di un temporale che ha anche costretto gli organizzatori a ritardare le qualifiche di quasi due ore ha regalato poi un interesse particolare all’andamento della gara. Infatti in seconda e terza posizione si erano piazzate le due Red Bull di Verstappen e Ricciardo, tuttavia retrocesse di venti posizioni in griglia per aver superato il numero di componenti motore utilizzabili durante la stagione. E’ stato così che a partire in prima fila al fianco di Lewis si è trovato Lance Stroll con la Williams, seguito dal sempre più sorprendente Ocon con la Force India al fianco dell’altra Mercedes di Bottas. A seguire le due Ferrari con Raikkonen più veloce di Vettel. La gara è stata è un dominio totale di Hamilton, mai impensierito dal primo all’ultimo giro. L’inglese ha approfittato dapprima del tappo alle sue spalle costituito da Ocon e Stroll, poi ha continuato sempre più a spingere per poi tagliare il traguardo davanti al compagno di squadra. Già, Valtteri Bottas, dopo la prestazione opaca in Belgio, si è ripreso il posto sul podio. La sua gara è inizata con una partenza non perfetta, superato al via da Raikkonen, ma poi ha ripreso la posizione sul connazionale fino a raggiungere e superare in poco tempo Stroll e Ocon. Sul terzo gradino troviamo Sebastian Vettel, con una Ferrari dal passo oggi nettamente inferiore. Il tedesco, dopo aver superato anche lui nei primi giri il tandem dei “novellini” sopracitati, non ha avuto la possibilità di andare a riprendere le Mercedes e anzi, ha dovuto subire nel finale la rimonta indiavolata di Ricciardo, il quale con una oculata strategia di pneumatici è stato in grado risalire tutto il gruppo fino a superare Raikkonen con una manovra spettacolare sul rettilineo principale. L’australiano si è poi messo in caccia di Vettel mangiandogli un secondo al giro e il tedesco ha dato fondo a tutte le qualità della sua vettura per mantenere il podio nella gara di casa. Al quinto posto un sufficiente Raikkonen, molto aggressivo alla partenza al punto di superare Bottas, tuttavia afflitto da problemi al retrotreno della sua vettura che lo hanno fatto faticare molto a riprendere il tandem Ocon-Stroll, superando il canadese ai box e il francese in pista. Nel finale ha poi subito il colpo mortale di Ricciardo che lo ha infilato con una bellissima manovra. Al sesto e settimo posto il tandem Ocon-Stroll, seguito dall’altro tandem speculare Massa-Perez e dalla Red Bull di Verstappen a conquistare l’ultimo punticino disponibile. L’olandese è partito dal fondo come il compagno, ma con la sua solita intemperanza ha forato una gomma nei primi giri in un contatto con Grosjean, evento che lo ha condannato in fondo al gruppo e ad una rimonta nelle retrovie.
Lewis Hamilton, con il successo di oggi, conquista la vetta della classifica piloti a quota 238 punti sui 235 di Sebastian Vettel, il quale, per la prima volta in questa stagione, cede la leadership del campionato. Monza e Spa-Francorchamps erano state pronosticate come piste favorevoli alla Mercedes mentre a Singapore dovrebbe essere il contrario dati i successi della Ferrari a Monaco e in Ungheria, piste lente dove le Rosse riescono ad esprimere appieno tutto il loro potenziale. Il calendario è ancora lungo con ancora sette gare e l’importante a Maranello è crederci sempre.
Ordine d’arrivo:
- Hamilton (Mercedes)
- Bottas (Mercedes)
- Vettel (Ferrari)
- Ricciardo (Red Bull)
- Raikkonen (Ferrari)
- Ocon (Force India)
- Stroll (Williams)
- Massa (Williams)
- Perez (Force india)
- Verstappen (Red Bull)
- Magnussen (Haas)
- Kvyat (Toro Rosso)
- Hulkenberg (Renault)
- Sainz (Toro Rosso)
- Grosjean (Haas)
- Wehrlein (Sauber)
- Alonso (Mclaren-Honda) ritirato, cambio
- Ericsson (Sauber) ritirato, cambio
- Vandoorne (Mclaren-Honda) ritirato, motore
- Palmer (Renault) ritirato, motore
Alessandro Cristiano
3/09/2017