Milano – Sanremo: tutti contro Sagan
La Milano – Sanremo porta con sé il profumo di primavera e cala il sipario a favore del periodo più caldo della stagione ciclistica. Il gruppo dei corridori si tira sulle spalle una fantastica macchia eterogenea di colori, (i diversi completi indossati), lasciando una scia di sudore ed emozioni come segno del proprio passaggio. L’inverno, con le ultime forze, prima di levare le tende, si ritaglia un ruolo da protagonista nella Parigi – Nizza e nella Tirreno – Adriatico, offrendo preziose indicazioni per le classiche di primavera, Milano – Sanremo su tutte.
Quest’anno, in particolare, la Tirreno – Adriatico ha sciolto ogni dubbio: Peter Sagan è l’uomo da battere. Lo slovacco ha strabiliato ancora una volta per la grandissima capacità di padroneggiare su terreni profondamente diversi. Ha stravinto la seconda tappa della corsa (Indicatore – Narni Scalo), fulminando in volata, nella più tipica delle serie tra i due litiganti il terzo gode, specialisti del calibro di Mark Cavendish (Omega Pharma – Quick Step) e André Greipel (Lotto Belisol Team), e non soddisfatto, dopo un difficile quinto giorno di gara, si è aggiudicato anche la sesta frazione (Porto Sant’Elpidio – Porto Sant’Elpidio), segnata da un continuo susseguirsi di muri (alcuni disumani: 30% di pendenza per quello di Sant’Elpidio Mare). Qui il camaleontico Sagan è riuscito a seguire le ruote di Vincenzo Nibali (vincitore della classifica finale) insieme a “Purito” Rodiguez, regolandoli facilmente i due nella volata finale.
Lo slovacco della Cannondale sta monopolizzando le attenzioni nella vigilia della Milano – Sanremo, beccandosi anche qualche commento stizzito da parte di un suo illustre collega, Fabian Cancellara (RadioShack – Leopard): “Non mi piace il suo modo di fare e di mostrare la sua forza negli arrivi. Anche al Tour de France quando mi ha battuto a Seraign, ha sfruttato il mio lavoro e sul traguardo si è battuto con il pugno sul petto come per dire ‘Guardatemi bene, sono io il più forte’. Avrebbe potuto essere meno strafottente – e aggiunge – Sarà il favorito numero uno e questo potrebbe dargli grandi pressioni” (spaziociclismo.it). Strafottenza? Esuberanza giovanile? O solo spensieratezza e sana noncuranza, quella di cui si era tanto parlato quando al Tour, sull’arrivo di Boulogne-sur-Mer, esultò mimando Forrest Gump, spiegando poi: “come a Forrest Gump dicevano ’vai e corri’, e lui correva, a me i compagni dicono ’vai e vinci’, e io vinco”? (gazzetta.it).
Strafottenza o meno, il percorso della Milano – Sanremo, con i suoi dentelli impegnativi, Passo Giovi, Turchino, Le Mànie, Capo Mele, Capo Cervo, Capo Berta, Cipressa e Poggio di Sanremo a pochi chilometri dall’arrivo, sembra la rampa di lancio ideale per le doti di resistenza ed esplosività del giovane Sagan, pronto da quest’anno a pedalare un ruolo da protagonista anche nelle classicissime di Marzo – Aprile. Non bisogna però dimenticare altri possibili protagonisti. Su tutti il solito Mark Cavendish, a patto che riesca a superare indenne i vari strappi del percorso; stesso discorso per Matthew Goss (Orica Greenedge), André Greipel e il nostro Andrea Guardini (Astana Pro Team), che dovrà dimostrare di essere migliorato, e di molto, sia sulle montagne che sugli strappi. Ovviamente Fabian Cancellara non si risparmierà, così come Vincenzo Nibali, in grande forma ma poco adatto ad arrivi del genere, e il campione del mondo, Philippe Gilbert (BMC Racing Team), tutti corridori che venderanno cara la pelle. Altri due italiani, Mauro Santanbrogio (Vini Fantini), ottimo alla Tirreno – Adriatico e l’altro giovane della Cannondale, Moreno Moser, potrebbero rappresentare la sorpresa non proprio impensabile. Come al solito nel ciclismo il super favorito si ritroverà comunque a dover litigare con altri agguerriti pretendenti e solo la benzina nelle gambe e gli imprevisti del caso sapranno incoronare il prossimo goditore.
Giacomo Di Valerio
15 marzo 2013