NBA FINALS: Draymond Green sospeso, salterà gara 5

Il leader difensivo di Golden State Draymond Green è stato sospeso per una partita dalla NBA, causa somma di flagrant foul. Salterà quindi gara 5 alla Oracle Arena.
La NBA, dopo aver rivisto le immagini, nei panni della sua commissione arbitrale, ha quindi preso la sua decisione. Assegnerà un flagrant foul a Green in seguito ad un colpo reputato proibito ai dammi di LeBron James. Quest’ultimo ha invece ricevuto un tecnico per lo step-over fatto ai danni dell’ “around player” avversario. Il coach di Cleveland Tyronn Lue è stato invece multato per 25 mila dollari per i commenti sulla direzione arbitrale di gara 4.
Gli Warriors hanno avuto la notizia durante la seduta di allenamento. Subito dopo averla appresa tutti si sono stretti attorno al numero 23. Golden State ha fatto quadrato attorno a Green anche tramite dichiarazioni abbastanza pesanti. Per primo ha parlato coach Steve Kerr.
Quello che pensiamo come squadra non ha importanza. Dobbiamo solo accettare la decisione della lega e prepararci per gara 5. Trovo solo curioso il sistema cumulativo dei flagrant foul.
Ma non tutti sono stati così diplomatici. Thompson per esempio ha fatto capire di non aver apprezzato particolarmente i commenti del leader dei CAVS dopo gara 4. Insinuando che LeBron avrebbe volontariamente provato a scatenare la reazione di Draymond e le relative conseguenze. Ha sparato a zero invece Speights contro “the king” commentando il suo step-over nei confronti del compagno.
“Quando uno fa cose del genere si perde il rispetto nei suoi confronti. Ho sempre nutrito profondo rispetto per LeBron ma questa è stata una caduta di stile. E’ passato appositamente sopra a Draymond, come reagireste voi se vi saltassero sopra e vi mettessero le p**** in faccia? LeBron era consapevole che Dray, con un altro flagrant, sarebbe stato sospeso.
Poi è stato il turno dell’altro splash brother Steph Curry.
Quando LeBron gli ha camminato sopra ha pensato che fosse irrispettoso e voleva dirgliene quattro. Ma il Trash Talking fa parte del gioco. Adesso vogliamo vincere per lui”.
In ultima battuta Curry ha dichiarato che anche se l’ex ala degli Spartans non potrà essere della partita, che per regolamento non potrà assister alla gara neanche all’interno dell’arena, gli darà comunque energia. Ora Golden State vuole vincere per il suo numero 23. Gli Warriors si troveranno quindi orfani del loro cuore in una gara cruciale per la serie. Infatti gara 5 potrà significare o titolo o il prolungamento delle ostilità in Ohio. Trasferta che in caso di 3-2 sarebbe tutt’altro che piacevole per i campioni in carica.