Capodanno senza botti. Si tenta l’impresa a Catania
Non sarà facile, ma di certo bisogna provarci. Nonostante la crisi economica che imperversa, e i beni di prima necessità che aumentano esponenzialmente, la passione per i botti di fine anno rappresenta una “spesa” che il catanese sembra non poterne fare a meno.
Stavolta, sullo spinoso argomento, il quale ogni anno miete numerose vittime, è intervenuto anche il segretario nazionale del Codacons, Francesco Tanasi, che ha fatto un appello al sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli: stop ai botti per la notte di San Silvestro.
“Non si tratta, infatti, solo di una primitiva e pericolosa usanza che ogni anno provoca centinaia di feriti anche gravi – dichiara il segretario del Codacons – ma anche di una pseudomoda che, aldilà degli incidenti, costituisce comunque un problema serio per la salute, in particolare per bambini, anziani ed animali”. “Sono pericolosi – aggiunge Tanasi – tutti i botti, non solo quelli illegali, ma anche quelli legali usati correttamente”.
Nel frattempo, Catania, si organizza con un Capodanno che non si vedeva da un po di tempo.
Dalle 22 in poi, a piazza Università, verrà allestito un palco che permetterà a diverse band musicali emergenti di esibirsi dal vivo e far trascorrere, agli etnei e non, diverse ore fino all’attesa della mezzanotte e alle prime ore del primo giorno dell’anno.
Le parole di Tanasi, in linea teorica, appaiono fondate in un momento in cui la gente è solita perdere il controllo di se, ma verranno realmente ascoltate e verranno predisposti dei controlli necessari per arginare il fenomeno?
di Mirko Tomasino
28 dicembre 2011