Anti – austerity al Comune di Catania. La fortuna di divenire dirigente

Al Comune di Catania la crisi non esiste. Come tutti i capoluoghi che si rispettano, le difficoltà economiche vengono avvertite solo dai ceti economici meno abbienti, precari che vivono alla giornata e senza ombra di un futuro certo, mentre per chi ha il “posto fisso” il problema non si pone.
Sotto l’Etna accade la stessa cosa.
Il dirigente “meno costoso” dell’entourage di Palazzo (nel documento ufficiale ne risultano ben trentatre) percepisce la bellezza di 51.710,49 euro nette annuali (oltre quattromila euro al mese) e gli esempi sono rappresentati dalla dr.ssa Areddia Maria Luisa, Granzotto Loredana, Macrì Daniela e dal dr. Molino Sebastiano, D’Emilio Fabrizio e Puglisi Rosario.
I più facoltosi, percepiscono annualmente tra i 67 e i circa 90 mila euro netti e tra i “Paperon De Paperoni” della situazione troviamo i dottori Ferlito Valerio, Lanza Maurizio Letterio, Nicotri Gaspare, Santonocito Giorgio Giulio.
La politica stancanelliana, come sappiamo, è stata – teoricamente – sempre improntata al risparmio e al recupero delle risorse, ma da oltre tre anni, ossia dall’insediamento della predetta amministrazione, si assiste al solito sperpero di denaro pubblico ricompensando lautamente le figure più specifiche del Comune omonimo.
Nessuno mette in dubbio i meriti e le esperienze dei soggetti in questione i quali vanno ricompensati in maniera adeguata e al contempo equilibrata, ma non sarebbe più corretto razionalizzare le risorse in favore dei più bisognosi?
Ecco a voi il link che porta alla pagina del comune di Catania dove sono state pubblicate le retribuzioni dei dirigenti:
http://www.comune.catania.it/il_comune/atti-amministrativi/dirigenti-legge-69-del-18-giugno-2009/curriculum-vitae-e-retribuzioni/retribuzioni
di Mirko Tomasino
5 dicembre 2011