L’Etna si ridesta. Chiuso lo scalo di Fontanarossa

di Mirko Tomasino
Il vulcano più alto d’Europa continua a fare le bizze. Dopo la breve attività eruttiva del 12 gennaio e del 9 luglio di quest’anno, la notte tra lunedì e martedì (con il culmine massimo verso le ore 22) ha ripreso la sua intensa attività.
La colata è partita dal fianco orientale del cono di sud-est dove si è assistito a fontane di lava di 200 – 250 metri di altezza.
La ripresa dei “lavori” da parte dell’Etna ha creato non pochi problemi all’aeroporto di Fontanarossa. Lo scalo è rimasto chiuso fino alle 6 di martedì mattina e solo dopo è iniziata l’attività dell’aeroporto ma a ritmi ridotti.
Durante la giornata si è tenuta una riunione per decidere le sorti dei voli e dell’attività aeroportuale legata allo scalo etneo.
Si prevedono notti magiche per i catanesi e non solo, ma per tutti quei turisti affascinati dalla maestosità del vulcano etneo. Una buona notizia anche per tutti coloro i quali, tra le mille difficoltà create dalla politica siciliana, permettono l’avanzata del turismo isolano.