Il Tc Segni sale in serie B. Quando lo spirito di gruppo è l’arma in più
Quando in uno sport individuale come il tennis si riesce a creare un gruppo coeso, dove non importa se sulla terra rossa ci sei tu o il tuo compagno di squadra, perchè l’emozione e la determinazione sono le stesse sia per chi gioca sia per chi fa il tifo e dà consigli da fuori, solo allora si può raggiungere un grande traguardo.
E così è stato per il Tennis Club Segni che, battendo in finale il Tc Cesena per 4 a 2, ha conquistato la serie B, la terza categoria nazionale del tennis.
Un’impresa storica per un club di provincia, portata a termine da un gruppo di ragazzi giovani: Riccardo Nobile (classe 1990), Marco Miceli (1998), Flavio De Lucia (1995), Patrizio Panicucci (1994), Yuri Lorenzi (1997) e Simone Corsi (1996). Per Corsi e Lorenzi l’emozione è doppia, perchè hanno raggiunto la serie B indossando la maglia del club dove sono cresciuti.
Per chi non lo conoscesse, Segni è un paese collocato nel territorio dei Monti Lepini, in provincia di Roma, con una popolazione di circa 9.000 abitanti, che in passato si era già distinto nello sport con una squadra di rugby salita sino alla serie A2. Ora è il tennis a dare lustro alla cittadina lepina.
L’amministrazione comunale ha creduto nel progetto e ha sostenuto l’attività del Circolo Tennis presieduto da Giuseppe Gagliarducci che, in queste parole, esprime tutta la sua soddisfazione per il passaggio di categoria: «Un risultato sudato, cercato e voluto, conquistato da un gruppo unito che con grande sforzo ha centrato un risultato per noi straordinario».
«Dopo aver partecipato a tanti tornei amatoriali e non, da alcuni anni – ci racconta il presidente – abbiamo creato una squadra per affrontare il campionato di serie C.»
Il team diretto dal figlio, il maestro Simone Gagliarducci, lo scorso anno per un pelo non aveva centrato l’obiettivo del passaggio di categoria, perdendo una finale ai play off in casa contro il Tc Milano.
«Quest’anno la squadra è stata arricchita dall’innesto di due elementi di valore come Panicucci e De Lucia, c’è stata una crescita tecnica e atletica collettiva ma soprattutto – dice il presidente – i ragazzi sono migliorati nello spirito di gruppo. Non sono solo compagni di squadra, sono davvero amici. E’ questo il loro punto di forza.
Mi piace sottolineare come Riccardo Nobile e Simone Corsi, che hanno giocato qualche partita in meno, sono stati però preziosissimi nell’incoraggiare e consigliare tatticamente i propri compagni in campo.»
Raggiunto quello che fino a poco tempo poteva sembrare un sogno ora è tempo di festeggiare, ma si guarda già al futuro.
“Obiettivo del prossimo anno- dice il presidente – è sicuramente la permanenza in serie B, tuttavia, poichè sognare è lecito, chissà che non si riesca a centrare anche un traguardo ancora più ambizioso…».