Per i tuoi grandi occhi: una storia americana
Margaret D. H. Keane, nata Peggy Doris Hawkins (Nashville, 15 settembre 1927), è un’artista e pittrice statunitense i cui soggetti preferiti sono donne, bambini o animali con enormi occhi. I materiali usati sono soprattutto oli e tecniche miste.
Nella seconda metà degli anni Sessanta divenne famosa in tutto il mondo per un caso di furto artistico di cui è stata protagonista insieme al marito dell’epoca, Walter Keane. Egli, infatti, si era appropriato delle opere degli orfanelli con i grandi occhi, rivendendole a proprio nome. La vera artista, pur essendo inizialmente d’accordo per la convinzione che non sarebbe altrimenti riuscita a vendere le sue opere, citò comunque in giudizio l’ex-marito alla fine degli anni ’80, vincendo la causa dipingendo un quadro in tribunale.
Questa vicenda è una tra le più inverosimili delle truffe.
Era costretta a dipingere di nascosto da tutti, anche dalla figlia, per anni, e fu proprio lei, la figlia, che crescendo diede la forza alla madre di ribellarsi contro il suo compagno, padre affidatario della bambina.
Le opere dai grandi occhi ebbero per l’epoca un successo senza precedenti. Oltre a delle tele queste divennero: cartoline, magliette, poster. Assolutamente regine del pop fecero arricchire Walter Keane condannato in seguito al risarcimento di quattro milioni di dollari.
Nel periodo in cui viveva all’ombra dell’ex-marito, le opere dipinte dall’autrice originale tendevano a rappresentare bambini tristi, circondati da ambienti oscuri. Dopo aver lasciato l’ex-marito ed essersi trasferita alle Hawaii, le sue opere iniziarono ad avere uno stile più felice e luminoso.
Margaret e il suo ex-marito Walter Keane sono i personaggi principali del film biografico del 2014 Big Eyes, nel quale l’artista è interpretata dall’attrice bravissima Amy Adams.
La pellicola è stata diretta da Tim Burton, un appassionato collezionista dei lavori della Keane, e sempre per soddisfare la curiosità della cultura di massa i bambini dagli occhi grandi sono stati fonte di ispirazione nella serie animata del 1998
“Le Superchicche” , che è stata il debutto dell’animatore Craig McCracken.
Da Andy Warhol, a Tim Burton, fino ad arrivare a numerose dive e svariate celebrità dell’epoca, si appassionarono tutti allo stile e alla storia della pittrice.
Questa è una vicenda assolutamente vera, una storia americana con un lieto fine, ma che sarebbe impossibile celebrarla tale senza la forza di uscire da situazioni in cui Margaret non sarebbe tornata a fiorire.
Dopo anni di abusi e truffa Peggy ritrova la propria identità negata, diventando la persona e artista che è stata e per la quale è nata.
Muore nel 2022 a 94 anni in California.
La sua vita non ha mai subito la condanna peggiore che una vita umana possa subire: “essere sciupata”, perché il suo coraggio è stato celebrato per anni. Quando la pittrice trascinò in tribunale Walter Keane ella non possedeva nulla, se non la nomea più facile da dare ad una donna che ha ragione: “pazza “.
Raccogliere la sua eredità è impossibile, avanguardista pura ci lascia centinaia di opere e una vita da film da poter narrare.