La ragazza dello zoo di Melbourne
Ho da poco letto in contemporanea il famosissimo “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino” di Christiane F. e “Come piombo nelle vene”, questo piccolo capolavoro della letteratura australiana rispolverato da nottetempo edizioni ma uscito nel 1977 con il titolo Monkey Grip. La storia è parzialmente autobiografica e racconta di una giovane madre single che vive con la figlia in un sobborgo di Melbourne in una casa bohémien che condivide con amici. Lei si chiama Nora, è innamorata di Javo, ha dieci anni in meno di lui, ventitreenne ed eroinomane. Quello che succede nel romanzo è il divenire della storia d’amore e dipendenza di Nora e Javo.
Come piombo nelle vene è un romanzo d’amore, di dolore, di ricerca dell’essere giovani, di autoaccettazione del sé. La storia, come quella di Christiane a Gropiusstadt e dei suoi amici nello zoo berlinese, è di quelle crude. La storia delle comuni, della dipendenza dalle droghe, con l’amore destinato a perdere. Javo è il Detlef australiano. Helen Garner inquadra un problema mondiale che oggi è spesso secondario nelle cronache: la situazione è di certo cambiata in meglio dai tremendi anni Settanta ma la necessità che torni in stampa un libro di questo genere è cruciale. Per questo nottetempo vince la sfida: inquadrare con un libro bestseller una tematica che ha bisogno di essere rispolverata.
Emozionante – e ne parliamo alla fine per noi spoilerarvi troppo – è la figura di Grace, la figlia di Nora. Una bambina che naviga tra il sogno di andare a scuola e la disillusione, una volta che ci mette piede, della mediocre realtà scolastica. Innamoratissima della vita e della mamma, in un mondo che non prevede l’amore come traino ma soltanto la dipendenza.
Forse poteva chiudersi giusto una trentina di pagine in anticipo, alcune volte eccessivamente ripetitivo. La sua forza è senza dubbio nella facilità di lettura e nella durezza di alcuni passaggi che, proprio per la loro straziante semplicità, rendono questa lettura molto emozionante e facilmente leggibile per tutti nonostante una tematica non affatto leggera.