Contestato al Politecnico di Torino, Renzi replica: «Ci sono università di serie A e di serie B»

ROMA- «Dobbiamo avere il coraggio di dire che questa storia per cui in Italia non si può affermare che ci siano diverse qualità fra le diverse università è ridicola. Il premier Matteo Renzi nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico al Politecnico di Torino ha sottolineato la differenza che sussiste tra gli atenei italiani e la necessità di premiare quelli più virtuosi.
Accolto tra le polemiche e le contestazioni degli studenti, Renzi ha ribadito che «Bisogna saper riconoscere il merito, perché non si può pensare di portare tutte le 90 università nella competizione globale, allora ci spazzeranno via tutti quanti».
Per entrare nella classifica mondiale delle migliori università, quindi criteri più rigidi per valutare la qualità degli atenei. Ma già con l’introduzione di un sistema di valutazione della ricerca che prevede la ripartizione del fondo di finanziamento ordinario tra gli enti virtuosi, si sono scatenate le polemiche e le parole del presidente del Consiglio hanno contribuito a fomentare le tensioni.
Di fronte al discorso del premier, che ha nettamente distinto le università di serie A e di serie B, il presidente della Conferenza dei Rettori Stefano Paleari ha tentato di smorzare i toni : «Credo che quello di Renzi sia solo uno stimolo: voleva intendere che ci sono università diverse, che pur partendo da condizioni simili raggiungono risultati diversi, e che quindi devono essere spinte a competere tra loro per migliorare. Non intendeva sicuramente che quelle di serie B non servono».
Benedetta Cucchiara
19 febbraio 2015