Bruxelles: arrestato Salah Abdeslam, carnefice degli attentati di Parigi
Il Ministro della Giustizia belga ha confermato l’arresto di Salah Abdeslam nel distretto di Molenbeek, a ovest di Bruxelles.
L’uomo più ricercato d’Europa per gli attentati di Parigi che costarono la vita a 130 persone, è stato catturato vivo durante un blitz della polizia nel distretto di Molenbeek, a ovest di Bruxelles. Salah Abdeslam, unico sopravvissuto tra i responsabili degli attacchi terroristici del 13 novembre scorso a Parigi, era latitante da 128 giorni.
«We got him» ha commentato il Ministro della Giustizia belga Theo Francken mentre il primo ministro ha raggiunto il Paese dopo aver lasciato i colloqui con i suoi omologhi in Turchia per un accordo – raggiunto – sulla crisi dei migranti. Francken ha confermato l’arresto del ricercato e di un complice mentre un’altra persona sarebbe rimasta ferita a una gamba ed è attualmente braccata dalle unità speciali. Un quarto individuo invece sarebbe stato ucciso durante gli scontri armati: secondo la stampa locale si tratterebbe di Monir Alahaj Ahmed.
Il blitz per la cattura di Abdeslam è incominciato intorno alle 15 in Rues de quatres vents, a pochi isolati dalla moschea locale, e non è ancora concluso. Il 27enne francese naturalizzato belga era già noto alle forze dell’Ordine prima della strage di Parigi: fu arrestato nel 2010 per furto insieme ad Abdelhamid Abaaoud, suo amico e presunta mente degli attentati parigini uccisa nei raid a Saint-Denis il 18 novembre scorso.
Entrambi erano originari proprio di Molenbeek, quartiere multietnico con la più alta concentrazione di Bruxelles dove Salah Abdeslam ha gestito nella zona un bar di famiglia insieme al fratello Ibrahim, morto suicida durante gli attentati parigini in cui ha partecipato per poi farsi esplodere al caffè Camptoir Voltaire senza provocare vittime. Alle 19 sono stati uditi colpi di arma da fuoco ed esplosioni e poco dopo la polizia ha dovuto disperdere una folla di residenti locali che si erano radunati per entrare nella zona rossa. L’intero perimetro è stato sgomberato dai mezzi attorno alle 21 nonostante numerosi uomini della polizia sorveglino ancora l’area in caso di possibili fiancheggiatori.
L’arresto arriva dopo quattro mesi di indagini incrociate in tutta Europa durante le quali Abdeslam risultava sfuggente e introvabile per la polizia come per l’Isis, che gli dava la caccia perché in caso di cattura sarebbe potuto diventare un collaboratore dei servizi segreti francesi. Il 15 marzo scorso in un appartamento nel quartiere di Forest erano state trovate le impronte digitale e il DNA dell’uomo, più volte rintracciato anche attraverso video di alcune telecamere a circuito chiuso.
«C’è stata una collaborazione di magistrati e operatori di tutto il Belgio che ha permesso ai servizi di effettuare l’operazione senza mettere in pericolo la popolazione» ha dichiarato durante la conferenza stampa Charles Michel, primo ministro belga. La comunità internazionale si è unita nel plauso generale, con Barack Obama che si è complimentato pubblicamente con il Governo belga ribadendo «il ruolo fondamentale degli Usa nel supporto alla lotto contro il terrorismo». François Hollande è giunto sul posto poche ore dopo l’arresto partecipando alla conferenza stampa ufficiale nella quale ha chiesto di «giudicare Abdeslam in Francia».
Il presidente francese ha aggiunto come «dovranno esserci altri arresti. L’operazione – continua Hollande – coinvolge tutti i paesi europei e quindi non possiamo fermarci, il caso vuole – ha concluso – che l’arresto sia arrivato durante un incontro europeo: dobbiamo continuare a combattere proprio a livello continentale contro chi commette atti di guerra come quelli del 13 novembre».