Usa: in ricordo dell’11 settembre fra le polemiche per il ”Museo della Memoria”

Undici anni dopo gli attacchi terroristici alle Twin Towers e al Pentagono si ricordano le quasi tremila vittime con celebrazioni in tutti gli Stati Uniti. Centinaia di persone si sono riunite presso il sito dove un tempo si alzava il World Trade Center a New York, e anche al Pentagono e a Shanksville in Pennsylvania, quest’anno per la prima volta nessun discorso politico (divenuti negli anni più pretesti per mettersi in vetrina che per ricordare quanto accaduto), si è semplicemente ascoltata la lettura del nome delle vittime.
Un minuto di silenzio anche alla Casa Bianca, a Washington alla presenza del presidente americano, Barack Obama, assieme alla First Lady, Michelle.
Obama ha poi ricordato che ora gli Usa sono “piu’ sicuri e la gente ha più capacità di resistere agli eventi”.
Polemiche a New York per lo slittamento del “Museo della Memoria”, l’inaugurazione è slittata al 2014, causa mancanza di fondi. Ciò ha causato un acceso scontro tra il sindaco di New York, Michael Bloomberg (che è anche presidente della Fondazione che controlla il “National 911 Memorial and Museum”) e il governatore dello Stato di NY, Andrew Cuomo in quanto le due istituzioni sarebbero state impegnate, negli ultimi tempi, in un rimpallo di responsabilità che ha reso inevitabile lo slittamento dell’apertura di un monumento fortemente voluto dai parenti delle vittime.
Cuomo ha assicurato che è stato raggiunto un accordo che da un lato: “dà garanzie sui costi per i contribuenti e visitatori e dall’altro assicura la ripresa al più presto dei lavori che proseguiranno fino al completamento del museo”.
Le polemiche riguardano anche i costi annuali dell’impianto: in quanto si prevede un budget annuale di spese per 60 milioni di dollari, di questi 12 milioni serviranno solo per la sicurezza, cifra che supera di gran lunga l’intero budget di gestione del Gettysburg National Military Park e dell’Uss Arizona Memorial di Pearl Harbor.
Enrico Ferdinandi
11 settembre 2012