Siria: la Russia minaccia la riunione di Ginevra
Molto attesa dalla comunità internazionale la riunione sulla Siria prevista per sabato a Ginevra è più che mai in pericolo. Secondo alcuni diplomatici dell’ONU (Organizzazioni delle Nazioni Unite), serie minacce peserebbero infatti su questo “gruppo di azione sulla Siria”. Il meeting dovrebbe tenersi in presenza dei capi della diplomazia dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza (Stati Uniti, Cina, Russia, Regno Unito e Francia), di tre Stati arabi, così come i segretari generali dell’ONU e della Lega araba.
Mosca, principale alleata del regime di Assad, aveva già preannunciato prima di questa riunione che le idee presentate da Kofi Annan “Non sarebbero automaticamente accettate ma che forniranno una base per le discussioni.”, l’emissario dell’ONU e della Lega Araba aveva chiesto questa riunione alfine di evocare la concretizzazione di un governo di transizione per mettere fine alla repressione. Secondo la sua proposta, questo nuovo governo sarebbe composto da sostenitori del presidente siriano e dai membri dell’opposizione ma non da responsabili, la cui presenza potrebbe nuocere alla transizione, minare la credibilità di questo nuovo governo e gli sforzi per la riconciliazione. Questa clausola non sarebbe gradita da Mosca che si oppone a qualsiasi interferenza internazionale che potrebbe influire sulla partenza del presidente Bachar Al Assad. “La Russia non può sostenere e non sosterrà qualsiasi interferenza imposta dall’esterno”, ha dichiarato giovedì il ministro degli Affari stranieri, Serguei Lavrov nel corso di una conferenza stampa alla quale ha aggiunto:
“La sorte di Bachar el Assad deve essere decisa e stabilita nel quadro di un dialogo siriano del popolo siriano.“. Koffi Annan è costretto a tenere questa riunione dato che la principale coalizione dell’opposizione siriana ha annunciato nello stesso tempo il proprio rifiuto a partecipare al governo prima della partenza del presidente Assad. Per salvare questo meeting, Koffi Annan ha convocato venerdì una riunione preparatoria e si è intrattenuto con il ministro degli Affari esteri del membro del Consiglio di Sicurezza. Alcuni di loro hanno affermato che non si recherà a Ginevra sabato se la riunione rischia di non produrre l’adozione di un provvedimento e di un piano concreto. Sperando di rimediare a questo conflitto di natura diplomatica, la segretaria di Stato americano Hillary Clinton si è recata oggi a Mosca alfine di incontrare il suo omologo russo Serguei Lavrov e convincere la Russia a riflettere sulla sua posizione.
Manuel Giannantonio
29 giugno 2012