Inghilterra: Cameron nega qualsiasi complotto con Murdoch
David Cameron ha rifiutato nel corso della giornata di venerdì gli appelli pressanti per licenziare il proprio ministro della cultura e dei Media, Jeremy Hunt, accusato di parzialità circa il progetto di acquisizione integrale del pacchetto televisivo BSkyb del gruppo di Rupert Murdoch.
In un intervista diffusa alla televisione nazionale il primo ministro inglese ha difeso la sua decisione di nominare Jeremy Hunt ai vertici di questo ministero incaricato dell’acquisizione di BSkyB dal News Corp perfettamente consapevole che Hunt era favorevole a tale operazione.
Un mese dopo l’assegnazione del suo incarico, Jeremy Hunt aveva indirizzato una nota a David Cameron per difendere il progetto del magnate della televisione Murdoch.
“Non rimpiango l’assegnazione del posto a Jeremy Hunt”, ha dichiarato il primo ministro inglese continuando, “il punto veramente essenziale, è di sapere se Jeremy Hunt ha esercitato le sue funzioni in maniera adeguata al soggetto BSkyB e credo sia il caso”.
I suoi detrattori accusano Cameron di aver corteggiato Rupert Murdoch e i suoi collaboratori, specialmente presso il News International, al fine di favoreggiare la propria ascensione come primo ministro.
Il capo del governo è piombato nell’imbarazzo a causa di una serie di rivelazioni dimostranti la sua condivisone di week end con lo stesso Murdoch o membri della sua famiglia o con suoi personalissimi collaboratori.
“Alcuni dicono che vi era una sorta di complotto tra me e Murdoch per fare affari in cambio del suo sostegno”, ha dichiarato Cameron continuando “Murdoch ha detto che non era vero, suo figlio ha detto che non era vero, ho detto che non era vero, non c’è stato alcun grande complotto”.
Anche se News Corp ha dovuto rinunciare almeno provvisoriamente all’acquisto integrale di BSkyB in ragione dell’indignazione suscitata dallo scandalo delle intercettazioni telefoniche del News of the world, tabloid dell’impero di Murdoch, questo caso continua a far tremare il governo, la cui versione dei fatti viene regolarmente fatta vacillare dal sorgere di nuovi elementi.
Un inchiesta pubblica ha permesso di svelare che un collaboratore di Jeremy Hunt aveva negato una stretta relazione con un lobbista del News Corp nel corso di un esame del progetto di acquisto di BSkyB, aggiornandolo con dettagli rilevanti.
La commissione Leveson incaricata di esaminare le pratiche della stampa in seguito allo scandalo News of the World, ha interrogato nella giornata di venerdì Adan Smith, stretto collaboratore di Jeremy Hunt. Adam Smith ha assicurato che il ministro è al corrente dei suoi contatti con il News Corp durante tutta la regolare procedura del processo.
Un alto funzionario del ministero ha affermato venerdì di fronte alla commissione di aver prevenuto Jeremy Hunt sul fatto che il processo di acquisizione fosse una “patata calda” da trattare con massimo riserbo. Jeremy Hunt sarà comunque sentito e interrogato dalla commissione giovedì mentre l’ex primo ministro inglese, Tony Blair, sarà anch’egli interrogato di fronte alla stessa commissione per presunte collaborazione troppo strette con Rupert Murdoch.
Manuel Giannantonio
28 maggio 2012