Grecia, Parlamento dice si all’austerita’: ad Atene danni irreparabili

Fuori in cento mila hanno manifestato contro le decisioni prese fin ora dal parlamento, dentro hanno votato a favore della legge ce introduce nuove e dure, durissime misure di austerità che permetteranno alla Grecia di ottenere un nuovo prestito di 130 miliardi di euro concordato con la troika. Dopo ore ed ore di dibattito si è così votato: dei 278 deputati presenti 199 hanno detto sì, 74 no.
L’edificio che ospita il parlamento ad Atene, in piazza Syntagma, era assediato da una folla composta in maggior parte da persone comuni ma la presenza di numerosi Black bloc ha contribuito a nel corso della notte a far crescere la tensione: guerriglia urbana, alcuni facinorosi nel corso della protesta hanno dato alle fiamme palazzi, cinema, bar e banche. Atene è una città che ha conosciuto nel corso degli anni molte dimostrazioni violente, ma mai una protesta aveva avuto conseguenze così devastanti. I palazzi ardevano ancora, a notte tarda.
Pesante il bilancio, danni per milioni di euro e numerosi arresti tra i manifestanti, più di 60 feriti, molti dei quali poliziotti. Il premier Papademos ha invitato la popolazione alla calma affermando che: “il vandalismo e la distruzione non hanno un posto nella democrazia”. Il sindaco della capitale, Giorgos Kaminis, ha invece affermato: “ancora una volta la città di Atene viene utilizzata come leva per provare a destabilizzare il Paese”.
Aggiornamento delle ore 11:30
Questa mattina ad Atene si contano almeno 45 edifici sono stati dati alle fiamme. Saccheggiati molti negozi. Centinaia i feriti e 65 persone arrestate (altre 75 sono in state fermate). I lavori dei vigili del fuoco continuano nelle strade principali.
Il sindaco di Atene, Giorgos Kaminis, ha riferito che alcuni dei manifestanti hanno provato a fare irruzione nel palazzo del municipio, ma sono stati respinti: “Una volta ancora, la città è stata usata come leva per provare a destabilizzare il Paese. I danni sono irreparabili”.
Ricordiamo che ieri si sono registrati scontri anche in altre sei città, quelli più violenti nella città centrale di Volos, dove il palazzo del comune e una agenzia delle entrate sono stati danneggiati dalle fiamme.
Enrico Ferdinandi
13 febbraio 2012