Thailandia, alluvione: oltre 600 morti. Cittadini senza casa, cibo e lavoro

Continua l’emergenza alluvione, dovuta alle piogge monsoniche più violente degli ultimi 50 anni, che ormai sta piegando l’economia, la politica e la forza dei cittadini dallo scorso mese di luglio. Le vittime ufficiali sono salite a oltre 600.
Economia. Circa 10.000 fabbriche sono state costrette a chiudere a causa del rallentamento della produzione, molte di esse producevano hard disk, i cui prezzi ora sono difatti salite alle stelle nel mercato occidentale. Si parla di almeno 660.000 persone rimaste per ora senza lavoro.
Cittadini. Se a ciò aggiungiamo il fatto che le alluvioni hanno completamente devastato anche le produzioni agricole, ricordiamo che il riso era la produzione maggiore ed influiva moltissimo sull’economia del paese, e che in molte città il rischio di epidemie si fa ogni giorno più probabile a causa della sporcizia che imperversa per le “vie-torrenti”, allora è ben comprensibile l’entità dei danni che questo cataclisma ha fin ora causato.
La capitale, Bangkok, centro economico e sociale della nazione è riuscita a salvare fin ora il centro della città dalla violenza distruttrice delle acque, ma a discapito delle abitazioni e dei negozi degli abitanti della periferia, che indignati hanno protestato contro il governo per le scelte attuate.Politica. Come detto il governo dovrà fare i conti con il malcontento di gran parte dei cittadini, una nazione i cui cittadini si ritrovano senza casa, cibo e lavoro difficilmente riuscirà a riemergere dal baratro senza l’aiuto delle altre nazioni. Fortunatamente fin ora il Giappone ha stanziato 10 milioni di fondi mentre gli Usa si stanno programmando un piano di aiuti umanitari per le vittime dell’alluvione. Anche l’Unicef sta cercando di evitare che la situazioni degeneri, soprattutto per quel che riguarda il propagarsi di epidemie dovute all’inquinamento dell’approvvigionamento idrico. Fin ora l’Unicef ha quindi fornito ai cittadini thailandesi oltre 300mila kit per purificare l’acqua ed igienizzare il corpo. Inoltre ha stanziato 1 milione e 200mila dollari per fornire ai bambini ed alle loro famiglie aiuti di emergenza e assistenza post-alluvione nei settori della salute, della tutela dei minori, dell’ acqua, dei servizi igienico-sanitari e dell’istruzione.
28 novembre 2011
di Enrico Ferdinandi