Libia, Gheddafi è morto: ucciso durante la cattura a Sirte
Gheddafi è morto. Ad annunciarlo la tv libica al Arabiya che questa mattina ha affermato che “è stato prima catturato da combattenti” e poi portato in ambulanza a Misurata dove sarebbe morto.
Gli insorti hanno riferito che il colonnello Muammar Gheddafi, è stato catturato questa mattina a Sirte ed avrebbe gridato: “Non sparate, non sparate!”.
Non ci sono ancora conferme ufficiali da parte del Consiglio di transizione libico che per il momento si è limitato ad affermare, per mezzo del colonnello Yunus Al Abdali che: ”Sirte è stata liberata. Non ci sono più forze di Gheddafi”. Abdali ha poi aggiunto: “Stiamo dando la caccia ai suoi combattenti che stanno cercando di fuggire”.
Sempre secondo la tv Arabiya quest’oggi a Sirte sarebbero stati arrestati anche il figlio del Rais, Mutassim e il potente capo dei servizi segreti dell’ex regime Abdallah Senoussi.
In molte città della Libia i cittadini stanno festeggiando la definitiva caduta del regime di Gheddafi, un regime che stava opprimendo la popolazione a tal punto da portarla ad un rivolta senza precedenti nella più recente storia contemporanea dei paesi che si affacciano sul mediterraneo. Una rivolta che ha avuto uno scopo principale: portare la democrazia in un paese devastato dalle scelte egoiste di un dittatore privo delle giuste qualità per guidare un popolo. Quanto successo in Egitto, prima, in Tunisia e Libia poi ricorda molto da vicino quello che sta succedendo in Europa con le proteste degli indignados, naturalmente si tratta di realtà differenti, così come differenti sono i modi e le cause delle proteste ma in fondo tutte queste proteste sono legate da un unico filo conduttore: la ricerca di una democrazia perduta, forse mai acquisita completamente, e necessaria per far si che le nazioni possano vivere e prosperare in armonia. Le gioia dei cittadini libici che in queste ore si stanno riversando nelle strade per festeggiare sono sicuramente belle, ma non ci dobbiamo dimenticare delle centinaia di cittadini e di insorti morti per il raggiungimento di questo status, cittadini dei quali fin troppo spesso non si parla.
Come avvenne nel 2003 in Iraq, con la caduta del regime di Saddam Hussein, ora anche la Libia dovrà fare i conti con una delicata ricostruzione della classe politica.
Ricordiamo però ai nostri lettori che non vi sono ancora fonti del tutto certe. Vi aggiorneremo nelle prossime ore.
(aggiornamento delle 14:20)
È stata confermata poco fa dal Consiglio nazionale di transizione libico, la morte di Gheddafi. Ecco la ricostruzione dei fatti: Le truppe hanno prima fatto irruzione a Sirte, il Rais ha quindi tentato la fuga con un convoglio ma alcuni aerei Nato hanno bombardato la zona. Gheddafi è stato quindi catturato ma alcune ferite alle gambe gli sono state fatali, è morto proprio mentre un ambulanza lo stava portando d’urgenza in ospedale a Misurata.
Una delle prime dichiarazioni dal nostro paese è stata quella del Ministro della Difesa Ignazio la Russa che ha affermato: “Con la caduta di Sirte anche la nostra missione è terminata”. In un intervista a Sky tg 24 La Russa ha poi detto che spera che Jalil possa guidare il nuovo governo libico: “mi sembrava non fosse la principale aspirazione di Jalil io auspico che il nuovo governo libico sia guidato da lui. E’ una persona accettata da tutti, è un uomo molto religioso ma di un islamismo moderato. Comunque decide il popolo libico”.
Anche il nostro presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha commentato la morte di Gheddafi, con queste parole: “Sic transit gloria mundi”, ovvero “così passa la gloria del mondo” affermazione che di certo da molto a cui pensare… Aggiungendo poi senza troppi giri di parole: “Ora la guerra è finita”.
Anche le Tv Al Jazira e Libia Tv hanno dato la conferma della morte di Gheddafi. Liba Tv sta mostrando in questo momento le immagini dei cittadini libici che festeggiano per le strade la ritrovata libertà.
(Aggiornamento delle 19:00)
Emergono nuovi particolari sulla morte di Gheddafi. Vi sono due versioni, anche se alcuni video degli insorti testimoniano come Gheddafi, che si trovava nascosto a Sirte (dentro dei tunnel per lo scolo dell’acqua e delle fognature) sia stato scovato e ferito. Subito dopo caricato su un camion ( non un ambulanza come precedentemente detto) diretto verso Misurata. Durante il tragitto il Rais è morto ma non si è ancora certi se sia stato giustiziato o se le ferite alle gambe e sul resto del corpo gli siano state fatali. La seconda versione vede un ragazzo, di età compresa fra i 18 ed i 20 anni, aver ucciso Gheddafi, come detto la versione non è avvalorata dalle immagini. Il ragazzo ha mostrato la famosa pistola d’oro del Rais e si aspetta la ricompensa di 20 milioni (indetta per chi avesse ucciso Gheddafi), si pensa tuttavia che abbia preso la pistola da Gheddafi approfittando del marasma generale. Queste quindi le fasi finali del regime.
Proponiamo ai lettori di 2duerighe il video sulla morte di Gheddafi realizzato dalla tv Al Jazira
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di Enrico Ferdinandi
20 ottobre 2011