La radio online Pandora pronta all’esordio in Borsa

di Enrico Ferdinandi
Dopo l’approdo in Borsa negli scorsi giorni di LinkedIn e di Groupon è la volta di un altro colosso del web. Si tratta della web radio Pandora che sta per esordire in Borsa dove proverà ad aumentare del 40% il prezzo dei suoi titoli mettendo 5.000.682 azioni nel mercato che andranno ad aggiungersi alle altre 8.682.318 azioni offerte dagli azionisti attuali. Le azioni saranno messe in vendita con una forchetta fra 7-9 dollari sul mercato Nyse, New York Stock Exchage, dove due settimane fa circa è approdato anche LinkedIn, la rete sociale online per professionisti.
Pandora è stata più volte criticata con l’accusa di violare la privacy della persone tanto che il governo americano sotto ordine di Barack Obama avrebbe indetto delle indagini per verificare come la Web radio sia in grado di capire con così grande successo i nostri gusti musicali e non solo.
L’esordio in Borsa significa per la società proiettare il proprio valore ben oltre il miliardo di dollari.
Pandora offre servizi di streaming musicale e conta quasi 100 milioni di utenti iscritti, solo negli Stati Uniti sono 94 milioni di utenti registrati.
I suo introiti arrivano attraverso la pubblicità e gli abbonamenti. La forza del sito sta nell’”algoritmo genetico’, si tratta di una formula matematica in grado di riconoscere le affinità tra brani musicali e di consigliarli agli ascoltatori per guidarli alla scoperta di nuove tracce sonore. Secondo i documenti presentati alla Sec, da febbraio ad aprile Pandora ha raggiunto un fatturato di 119 milioni di dollari, ha quindi più che raddoppiato gli introiti rispetto ai 50 milioni di dollari registrati nello stesso periodo dell’anno precedente.
Essendo Pandora la webradio più ‘gettonata’ negli Usa la sua quotazione in Borsa potrebbe seguire il successo che ha avuto il fenomeno Facebook e di conseguenza far accrescere ancor di più la sua popolarità e la sua potenza sul web.
Sulla tenuta della quota di mercato conquistata da Pandora pesano però alcune incognite, il gruppo, infatti, subirà forti pressioni sul proprio modello di business sulla base dei servizi che Amazon, Apple e Google stanno già mettendo a punto per offrire musica nel web.
A quanto progettato dai giganti Usa va aggiunto l’alleanza che stanno mettendo in piedi Facebook e Spotify, una radio online svedese molto decisa ad entrare nel mercato Usa e potenzialmente in grado, grazie al gigante dei social network, di raggiungere fin da subito il numero di utenti che Pandora ha conquistato fino ad oggi, riuscirà Pandora a contrastare le minacce grazie al suo Algoritmo genetico?