L’installazione viennese “Wiener Weinen” mostra l’arte di trasformare le lacrime in sale

Dallo scorso lunedì a Vienna prende forma una nuova e particolare installazione temporanea: “Wiener Weinen”, tradotto dal tedesco in “pianto viennese”. Il nome è molto esplicativo: le protagoniste dell’opera sono le lacrime che vengono convertite in sale ed il procedimento avviene nelle capitale austriaca.
Piangere come fonte di vita
Piangere è un atto di coraggio che spesso viene frainteso in fragilità, ipersensibilità e debolezza. È il momento di sfatare questo mito e vedere il pianto come una forza: nel lasciarsi andare, nel prendersi una pausa e nella audacia a mostrarsi vulnerabili. Non è forte chi non piange mai, ma chi non ha paura a piangere, a mostrare le sue debolezze.
In questo periodo Vienna è la città ideale per piangere. Se ci si sente commossi, tristi o si ha bisogno semplicemente di un pianto liberatorio, la capitale austriaca è il posto giusto. Dal 5 maggio 2025 presso la Schottentor Passage 1, in un negozio precedentemente abbandonato, prende vita “Wiener Weinen”: progetto di raccolta delle lacrime. L’artista austriaca Barbara Ungepflegt ha dato vita all’’installazione temporanea che dal tedesco soi traduce in “pianto viennese”. Al suo fianco, anche altre due artiste Hanna Hollmann e Marie Vermont parti del progetto che accoglieranno i visitatori e/o partecipanti con delle classiche tute da “lavoratori del sale”.
Foto: @barbara.ungepflegt via Instagram
Nel sito ufficiale dell’installazione, le artiste invitano le persone a “piangere quanto volete e poi portateci le vostre lacrime”. Un invito che cela la natura del progetto di portare nel luogo dell’installazione le proprie lacrime ad essere convertite in sale. Questo processo è spiegato accuratamente nel loro sito ed avviene con l’ausilio di una macchina per l’evaporazione che estrae il sale dalle lacrime. I risultati dell’estrazione del sale si ottengono dopo circa 14 giorni ed ogni 160ml di lacrime produce 1g di sale.
La spiegazione dettagliata in inglese del processo di estrazione del sale dalle lacrime.
Foto: Wiener Weinen
“Wiener Weinen” collega un’emozione spesso dolorosa, come il pianto, ad una fonte di vita, come il sale. Il progetto “Wiener Weinen” mette in risalto la relazione “dolore-nutrimento” del pianto: esternare le proprie emozioni, in questo caso la sofferenza, può produrre una sostanza essenziale per la nostra vita: il sale.
L’installazione è parte di un progetto più grande dove gli spettatori, visitatori e curiosi sono invitati a riflettere su come al mondo d’oggi le emozioni sono affrontate e condivise. Ognuno è invitato a visitare (e partecipare) all’installazione Wiener Weinen fino al 21 maggio 2025, dal lunedì al venerdì dalle 10:00 fino alle 18:00. È possibile acquistare anche il sale lacrimale in loco, dove l’installazione prende luogo. Per la partecipazione l’unico requisito è aver bisogno o voglia di piangere (e quindi produrre più sale). Se la paura è quella di non riuscire a piangere, il sito ufficiale invita ironicamente a pensare “ al proprio conto in banca o alle notizie del giorno”. Con queste ironiche suggestioni, il pianto è più che assicurato.