Il capolavoro giovanile di Vincenzo Foppa in esposizione al Museo Diocesano di Milano
I Tre Crocifissi, pala datata 1450, eseguita dall’allora ventenne Vincenzo Foppa, uno dei più grandi interpreti del Quattrocento Lombardo, è in esposizione fino al 2 giugno nel milanese Museo Diocesano, prestata dall’Accademia Carrara di Bergamo attualmente chiusa per lavori di restauro.
Un esordio eccezionale quello del pittore nato nel 1427 in provincia di Brescia e che studia con un occhio alla pittura di Jacopo Bellini e l’altro a quella di Gentile da Fabriano. Prima dell’esecuzione di questo dipinto dev’essersi recato a Salò, sul lago di Garda, a studiare un crocifisso eseguito da artista tedesco realizzato nel 1449 del quale colse la crudezza e il verismo nordico.
L’immagine dei Tre Crocifissi è, infatti, ripulita dagli aspetti edulcorati del gotico cortese e mostra l’asprezza della sofferenza. Il pittore imposta la scena oltre un arco classico adorno di medaglioni, ponendo Cristo al centro e scorciando i due ladroni, i cui corpi martirizzati rispettano lo studio anatomico.
Curioso quell’essere demoniaco con ali di pipistrello che fruga nei capelli del ladrone cattivo, il quale storce il capo e rovescia gli occhi supplichevoli per capire cosa succeda alle sue spalle. Dietro le tre croci si apre la livida veduta paesaggistica della valle del Golgota che sconfina in medievali città turrite.
Coordina tutta la scena, un’atmosfera plumbea sulla quale si stagliano le nude carni, sulle cui parti intime il pittore ha posato con eccezionale levità un velo trasparente, mentre il Cristo morto campeggia su un cielo imbrunito che perduti gli scialbi chiarori si è fatto nero.
L’esposizione fornisce lo spunto per visitare anche gli affreschi della Cappella Portinari, realizzati dal maestro bresciano tra il 1464 e il 1468, nella basilica di Sant’Eustorgio, attigua al Museo.
VINCENZO FOPPA. I TRE CROCIFISSI
Milano, Museo Diocesano Corso Porta Ticinese 95
Fino al 2 giugno 2013
Orari: martedì – domenica: 10 – 18 . Lunedì chiuso
Cinzia Albertoni
1 maggio 2013