L’arte del saper narrare e ascoltare
L’immersione nella vita frenetica: ci facciamo un bel bagno ogni giorno in quello che sono gli impegni quotidiani, le scadenze da rispettare e che spesso si trasformano in ritardi, le passioni che non vogliamo abbandonare e che purtroppo ormai troppo spesso vengono messe da parte. Di corsa, chi più chi meno, non abbiamo più tempo per dedicarci ad una delle arti più antiche quanto attuali e che rischiano di finire nell’oblio: l’ascolto. Non abbiamo tempo di ascoltare una persona tramite una telefonata, allora utilizziamo le note vocali; non abbiamo tempo di ascoltare un’amica/un amico o il compagno/a che magari anche solo per cinque minuti ha bisogno di sfogarsi; non abbiamo tempo di ascoltare il nostro cane che con la sua voce magari sta solo cercando di esprimere la sua gioia nel rivederci dopo una lunga giornata passati separati e noi invece lo sgridiamo.
La tecnologia però incredibilmente ci viene incontro: l’avvento degli Ipod per ascoltare tutta la musica che vogliamo, le piattaforme di live streaming come Spotify o Tim Music, e udite udite, gli Audiobook.
Ebbene sì, anche i libri si fanno note: che poi non è nemmeno così corretto, perché non si parla di musica di sottofondo, ma di parole che ci vengono lette e soprattutto interpretate da voci più o meno sconosciute e che anche in questo modo riescono a farci vivere un’emozione, un ricordo, una storia.
Si potrebbe pensare che l’intero mondo dei libri si sia venduto al mondo digitale, completamente: niente di più sbagliato. Questo perché l’audiolibro rappresenta un ritorno al passato, a quelle audiocassette che i genitori ci regalavano quando eravamo piccoli e che noi ascoltavamo fino a consumare il nastro: quante volte si sono ascoltate le Fiabe Sonore della DeAgostini, che uscivano con i fascicoli in edicola?
Quindi, bando ai nasi che si arricciano infastiditi e un po’ sospettosi, allarghiamo le braccia per accogliere nel nostro bagaglio culturale anche questa new entry, che si sta conquistando una fetta sempre più grande del mercato dell’editoria: si pensi anche solo agli Emons Audiolibri, dove attori del calibro di Stefano Accorsi, Sergio Rubini, Marco D’amore, Paolo Poli (per citarne solo alcuni) usano le loro incredibili abilità interpretative per leggere e far rivivere romanzi storici, grandi classici, sonetti e poesie, fiabe per bambini.
Qui la nuova app di Amazon “Audible” ha però realizzato un regalo vero e proprio per i lettori che ha indubbiamente fatto battere i cuori di milioni di bambini e adulti: i sette libri che compongono la saga di Harry Potter, letti e interpretati dalla fantastica voce di Francesco Pannofino. Fino a pochi mesi fa infatti era possibile ascoltarli, ma solo in lingua inglese e quindi forse in maniera meno accessibile ai bambini che prima di andare a dormire vogliono ascoltare anche solo un capitolo del loro maghetto preferito.
Invece oggi si può accedere ad Audible con il proprio account Amazon, usandolo come un semplice lettore musicale, ed ascoltare la voce graffiante e quanto mai variabile di Pannofino (aka la voce italiana di Rubeus Hagrid nei film della saga), che riesce a farci rivivere quelle emozioni e quei personaggi che non moriranno mai. Oltre ad avere accesso ad una fetta di pubblico sempre più grande (l’applicazione infatti è scaricabile gratuitamente su qualsiasi device, telefono/Tablet o PC che sia), essa permette anche ai non vedenti di poter ascoltare magari anche per la prima volta le vicissitudini di Harry, Ron, Hermione, Hagrid, Silente e di tutti gli altri meravigliosi protagonisti della saga di J.K.Rowling.
Un piccolo regalo per i lettori, ma in realtà per tutti, per dimostrarci che forse abbiamo ancora tempo per ascoltare chi ancora sa narrare.
Rebecca Cauda