DEBORA ROSCIANI | Donne e denari, non sempre sinonimo di danno

Siamo negli anni duemila, ci siamo dentro con tutti e due i piedi da ben 17 anni eppure, eppure. Eppure ci sono ancora una valanga di falsi miti, banalità suggerite dalla vita quotidiana che tende ad essere vissuta in maniera superficiale, la forte ignoranza che attanaglia chi va troppo di corsa in tutto quello che fa: tutte queste negatività, inevitabilmente ci portano a pensare che non si abbia più tempo per imparare.
Invece bisognerebbe proprio cambiare atteggiamento, e trovare (perché lo si trova) il tempo per andare ad ascoltare qualcuno che ci può insegnare qualcosa, come per esempio una donna come Debora Rosciani, conduttrice radiofonica su Radio24 (il canale radio di appartenenza del gruppo Sole 24 Ore), che in questo piovoso martedì 7 febbraio ha presentato al Museo del Risparmio di Torino il suo libro “Donne di denari – Le strategie vincenti per gestire i tuoi soldi”.
Già il titolo ha un connotazione pienamente positiva: non ha infatti scritto “Donne E denari” per parlare nuovamente del rapporto che le donne hanno con i loro risparmi (proprio per non ricadere nelle solite battute riguardanti le maniache dello shopping e delle spendaccione senza pietà), ma “Donne di denari”, proprio per cercare di mettere in relazione di dipendenza positiva l’una e l’altra cosa.
Intervistata dalla giornalista economica Barbara de Amicis, l’autrice ha risposto ad alcune sue domande, espressione anche delle curiosità del pubblico, che l’ha ascoltata proprio per poterne trarre qualche piccolo insegnamento. Grazie anche all’umiltà della scrittrice, le risposte sono state date in maniera chiara, semplice e comprensibile anche ai non addetti ai lavori: ad esempio si capisce come ancora oggi la donna si avvicini al mondo dell’economia (per lavoro, per interesse personale, come materia di studio) sempre con il capo basso per il timore di venire giudicata fin troppo coraggiosa, proprio perché si pensa sempre che una donna deleghi la gestione delle questioni economico-finanziarie all’uomo e questo anche a causa di pregiudizi mentali, culturali e spesso anche geografici.
Debora Rosciani afferma inoltre di aver concepito il suo libro (edito da De Agostini) secondo quelle tappe della vita che una donna può attraversare (sempre a livello economico): la donna che va a vivere da sola in un proprio appartamento, la donna che convive con il proprio compagno ed infine la donna che decide di sposarsi e di mettere su famiglia. In tutte queste fasi, tendenzialmente la donna fa più fatica ad indebitarsi perché per una questione di tradizioni, la donna italiana è sempre stata abituata ad essere protetta dalla figura paterna, ma di per sé questo non è un vero e proprio motivo. Ad esempio, nella richiesta di un mutuo bancario, anche il reddito più basso può rappresentare un biglietto da visita al quale viene dato un certo peso e che spesso non consente l’ottenimento dello stesso: insomma, in banca ci dobbiamo andare con papà o con il proprio compagno. Infine viene anche discusso il fatto che oggi le donne siano dei veri e propri ammortizzatori sociali, perché si vive di più e dunque una donna che a 60 anni va in pensione lo fa anche e soprattutto per occuparsi della famiglia, principalmente dei componenti più anziani.
Un incontro interessante, formativo e particolare, che permette di ottenere qualche piccolo suggerimento sulla gestione dei propri risparmi, senza doversi mettere troppe barriere solo perché la figura femminile non viene così frequentemente avvicinata al mondo dell’Economia.