Le sorprese di Pietrasanta, il “palcoscenico” estivo dell’arte contemporanea

Uno spazio magnifico aperto da poco, è una delle nuove sorprese che mi riserva Pietrasanta.
Ex-Marmi è vero, è sulla circonvallazione, ma il fatto di non essere in centro è ampiamente compensato dallo spazio di grande respiro quale ex laboratorio. Presenta due mostre.
Partiamo dalla prima, che ci accoglie entrando. Siamo letteralmente catapultati in una giungla, quella creata da Sinafra, al secolo Riccardo Prosperi, giovane artista fiorentino, 31 anni, che ha indubbiamente bruciato le tappe.
La sua vitalità incontenibile straborda da queste grandi tele che a malapena la contengono.” Free jazz ” la chiama Marco Tonelli nel suo testo di presentazione e direi che è una definizione azzeccata. La sua filosofia di vita unita ad una notevole padronanza della tecnica, sono il mix vincente di questa esplosione di emozioni donata a chi si sofferma a guardare.
Lasciato Il rumore assordante della giungla alle spalle, entriamo in un mondo in cui il silenzio è protagonista, in uno spazio senza tempo. Quello sorprendente di Maddalena Toni. Animali, fiori, automobili, aerei, simboli hanno una tale forte personalità che i titoli sono semplici numeri in sequenza.
Questa mostra va da “1”, un canino accucciato che ci guarda a “23” un capretto dorato che mi ricorda la leggenda del vello d’oro. Un’artista generosa attratta dai materiali, sentimento naturale in lei che nasce restauratrice, che ringrazia cortese e consapevole chi l’ha aiutata nel suo percorso Andrèè Ruth Shammah, Puccio Speroni, suo figlio Lorenzo Martino Toni patron di Ex Marmi. Trovato per miracolo poi un parcheggio eccomi in centro.
Piacentino, ingegnere, gallerista, il mio simpaticissimo amico Marco Golzi, un mito a Pietrasanta, mi dà il benvenuto, rimbrottandomi per non averlo avvisato per tempo della mia venuta. Un piacere ascoltarlo, grazie alla sua verve, esaltata dalla parlata emiliana e scandita da una piacevolissima erre moscia. Starei ore ad ascoltarlo. Potrebbe e dovrebbe scrivere un libro.
La sua galleria è una caverna di Ali Babà ed è frutto di una passione travolgente, contagiosa. I nomi che hanno fatto la storia dell’arte recente, passano sempre di qui, prima o poi, Boccioni, Pomodoro, Moore, Schifano, Schnabel, Capogrossi, Maccari… Impensabile un mio salto a Pietrasanta senza passare da lui.
“5.000 abitanti, lo sanno tutti, sono il bacino medio di utenza di una galleria… quindi teoricamente qui ci dovrebbe essere una sola galleria, e invece ce ne sono trenta, due più di Bologna”, mi dice tutto goduto. Interviene la sua amica, la signora Paola, anche lei con noi in questo salotto che è la piazza del Duomo, che fotografa la situazione in un flash: “Perché Pietrasanta è una fiera, in pianta stabile almeno per sei mesi all’anno”.
Effettivamente solo in Via Marzocco, la sua via, se ne contano una decina. Parecchie sono di fresca apertura. La crisi sembra giri alla larga da qui e dalla Versilia tutta, confermando una delle mie tesi cardine, che la cultura sia volano d’impresa.
Poco più giù la galleria Radium Artis San Martino in Rio, che avendo scelto per identificarsi una denominazione in latino, lancia un messaggio di amore per la nostra identità e la nostra cultura. Ė guidata da Angela Lazzaretti, un’altra pasionaria dell’arte tanto da affidare le sue emozioni ad un libretto dal titolo significativo “Passioni”.
In mostra una personale di Wal, pseudonimo di Walter Guidobaldi, che si presenta con una quindicina di sculture tutte rigorosamente bianche. Fanno da contrappunto i dipinti su tela e su carta. Molto in comune con la ricerca di Botero o di Shi Qingwei, l’approccio di Wal ha una carica assolutamente personale di umanità, amore e rispetto per l’infanzia.
Le sue creature scrutano sempre il cielo, lo sguardo alla perenne ricerca di risposte, facendo proprio il messaggio di James Hillmann: “Se non riesco a veder non posso conoscere se non conosco temo, se temo odio… e se odio distruggo… mentre a mia volta divento mentore quando il mio immaginario sa impossessarsi della fantasia di un altro”.
Volevo proseguire da Susanna Orlando,che festeggia un anniversario importante, dare un’occhiata cosi, anche al volo alle altre 47 gallerie, ma Pietrasanta è sempre cosi, è imprevedibile.