MIA Photo Fair un viaggio intorno al mondo, in pochi metri

All’interno di un contesto milanese molto newyorkese, the Mall, un MIA molto frizzante ci ha accolto in questa fantomatica piazza Lina Bo Bardi, che nessuno, men che meno il navigatore conosce.
Questa è la VI edizione che indubbiamente consolida e arricchisce la sua posizione ormai chiara e netta nel fitto panorama delle fiere che nonostante la crisi non fanno che aumentare.
Fitto il programma culturale di incontri e talk, degno di nota quello costruito con l’apporto della Comunità di Sant’Egidio sull’angosciante fenomeno migratorio che ha dato luogo ad una sorta di mostra-documento.
Anche i Progetti speciali : Lavazza con lo spazio del Caffè artistico, BNL Gruppo BNL Paribas premia Luca Gilli, che esplora il rapporto tra artigianalità e tecnologie, lo spunto dato dal cantiere di una barca per IceYacht , ancora la nuova edizione di Codice Mia talk tra artisti, collezionisti e art advisor per creare tra di loro un rapporto diretto.
Ancora il Premio Archivi in collaborazione con “Io Donna”, BNL è presente con un premio ma anche con diverse altre forme di partecipazione. Fabio Castelli, la mente del MIA con Lorenza Castelli hanno saputo creare una rete di relazioni internazionali con passione e tenacia, per far sì che la fotografia venga considerata un media a livello delle 9 Muse.
La fotografia protagonista dunque in tutte le sue declinazioni e formati, grande piccola pezzi unici riproduzioni soggetti architettonici paesaggistici tagli particolari zoom panoramiche.
Tanti i partecipanti, 80 gallerie provenienti da 13 nazioni, forse troppi per lo spazio a disposizione.
Gallerie storiche si affiancano alle new entry presentando e confermando la validità di ex “promesse” come Davide Bramante, o nomi storicizzati come Luigi Ghirri.
Qualche deja vu inevitabile ma nel complesso propositiva, con BAG gallery dalla poliedrica attività a M4A-MADE4ART e non a caso la sezione Proposta MIA.
Appuntamento alla prossima! Per i visitatori un consiglio: è ad una manciata dalla M3 di Piazza della Repubblica.