Liu Xiandong: “Migrazioni” a Firenze
La società e l’arte dovrebbero come il respirare, una inspira e l’altra respira.
Liu Xiaodong
Questa la chiave per leggere la filosofia che sta alla base della ricerca dell’artista. Un tema che scotta oggi più che mai quello affrontato da Liu Xiaodong, nella mostra presentata alla Strozzina : “Migrazioni” questo il titolo.
L’esperienza di una vita, la sua, di tante vite, quelle dei migranti in primis, ma di tutti noi in realtà. L’Artista ha documentato via via, passo dopo passo grazie a fotografie, schizzi, appunti, peraltro esposti, le recenti vicende di un popolo che vanta di appartenere ad una delle più antiche civiltà al mondo.
L’esposizione sancisce il ritorno trionfale, inevitabilmente enfatico, dell’iconografia che torna ad essere protagonista. Si tratta di “istantanee”, giganti in qualche caso, che riprendono momenti di vita. Il figurativo nel mondo dell’arte contemporanea, è stato raramente proposto ” nel salotto buono” ed è sempre stato contrastato, basti pensare allo scalpore suscitato da Achille Bonito Oliva con la Transavanguardia.
L’aniconicità come percorso liberatorio ma destabilizzante della “vera” espressione artistica, è fisiologico al nostro tempo. Tale scelta, inevitabile e auspicata per certi versi, ha di fatto privato intere generazioni della sicurezza di poter lasciare immagine di sé. La nostra società, e quindi il nostro sistema di vita, saranno recepiti solo attraverso film video fotografie, una sorta di documentario infinito, privo comunque di quel senso di immortalità proprio al mondo dell’arte.
Tornando al figurativo di Liu Xiaodong, questo è mezzo indispensabile alla sua ricerca che osserva e ama l’imperfezione, il contrasto del quotidiano che si sente in dovere di documentare.
Un campo praticamente infinito.
“Da un lato Prato come luogo di intenso contrasto e dall’altro la dirompente bellezza della campagna toscana, hanno rappresentato i due punti di osservazione della realtà.” *
Osservazione che inevitabilmente comprende i confini della nostra splendida e sofferta Europa, per arrivare all’inevitabile marasma della situazione attuale.
L’angoscia di Liu Xiandong ci viene offerta, nella speranza che la partecipazione profonda possa offrire soluzioni grazie ad una riflessione comune.
*Arturo Galansino Direttore Generale Fondazione Palazzo Strozzi
Liu Xiandong Migrazioni
Firenze, Strozzina
Fondazione Palazzo Strozzi in collaborazione con galleria Massimo de Carlo
Contributi a catalogo
Presentazione di Arturo Galansino
Francesco Bonami
Giorgio Bernardini
22 aprile 19 giugno 2016
Tutti i giorni 12.00/20.00
Giov 18.00/23.00
5€ – Scuole ingresso gratuito
Uff stampa Lavinia Rinaldi