La resurrezione del Museo Egizio

Il primo Aprile rappresenta sempre una di quelle giornata odiate e detestate da tutti, eccezion fatta per i bambini che a scuola si divertono da morire: il famoso Pesce d’Aprile, che riesce a far litigare i colleghi, i mariti con le mogli, i fidanzati con le fidanzate, le sorelle e i fratelli. In questa giornata così snervante, fatta di scherzi e burle spesso più nocive che spiritose, la città di Torino decide di farvi un piccolo regalo, che è reale al 100% senza possibilità di poterselo perdere: il Museo Egizio in Via Accademia delle Scienze 6, rimasto chiuso a lungo al pubblico per lavori di restauro e rinnovamento, riapre al pubblico in questa giornata soleggiata e ventosa nel capoluogo torinese.
Il tutto gratuitamente ed eccezionalmente solo per oggi, con la possibilità di potersi prenotare il biglietto su internet e saltarsi qualche coda: cosa assolutamente necessaria e valida, in quanto stamattina le porte del Museo si sono aperte intorno alle 9, ma la coda dei visitatori aveva cominciato a formarsi già alle 7.30, quando è arrivato per primo uno studente di 23 anni, il quale si è dichiarato emozionato ed impaziente di rientrare nel suo museo preferito. Emblema della città di Torino, il Museo è stato inaugurato ieri dalle autorità, ivi presente anche il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini: egli ha dichiarato, alla fine del primo tour ufficiale del nuovo allestimento del Museo Egizio, di essere certo che questo sarà un grande successo italiano e internazionale.
Per il primo tour, è stato organizzato ed allestito un moderno viaggio nella storia dopo tre anni e mezzo di lavori. La Presidentessa del Museo Evelina Christillin afferma ai microfoni: “E’ un giorno straordinario, siamo felicissimi di aver rispettato tempi e costi. Il 2014 è stato un anno record per visitatori”. Questo nuovo allestimento, frutto di 5 anni di lavori, tra progettazione e cantiere, ha comportato un investimento di 50 milioni di euro, sostenuto per la metà dalla Compagnia di Sanpaolo e per il resto dalla Fondazione Crt e dalle istituzioni locali.
Ma per gli abitanti di questa città, che sembra piano piano essersi riaffermata come una delle mete turistiche favorite in Europa, è più che altro un momento quasi simbolico: quanti bambini (ora magari giovani universitari) sono stati portati a visitare il Museo Egizio alle elementari, alle medie, magari anche al Liceo? E per quanto potesse sembrare noioso, entra nel cuore e nella pelle dei torinesi e non solo: quindi perché perdersi un appuntamento quasi romantico con il Museo Egizio di Torino? Correte correte, le mummie aspettano solo voi!
Rebecca Cauda
1 aprile 2015