Il fascino della Biblioteca Casanatense di Roma

Situata nel cuore di Roma, all’interno del convento domenicano di Santa Maria sopra Minerva a Roma, la Biblioteca Casanatense è un vero e proprio gioiello di storia, cultura e bellezza della capitale. Circa 400.000 volumi, 6.000 manoscritti e 2.200 incunaboli sono raccolti in una delle biblioteche antiche più affascinanti di Roma.
Una biblioteca di tutti
Nel 1701, la Biblioteca venne aperta al pubblico dai padri domenicani del tempo, grazie al mecenatismo del cardinale Girolamo Casanate, dal quale prese il nome. Si trattava una delle prime biblioteche del mondo moderno che consentiva l’accesso a chiunque fosse in grado di leggere e di scrivere, per questo si affermò in breve tempo come un prestigioso centro culturale nella città di Roma. Girolamo Casanate donò circa 25.000 volumi e una somma di 160.000 scudi per la realizzazione della biblioteca, costruita per sua volontà all’interno della Minerva seguendo il progetto dell’architetto Antonio Maria Borioni. Nel 1872, la legge sull’eversione dell’asse ecclesiastico portò poi la biblioteca sotto l’amministrazione statale. Oggi, la Biblioteca Casanatense è Istituto periferico del Ministero dei beni e delle attività culturali.
I tesori della Biblioteca Casanatense
Numerosi sono i patrimoni custoditi all’interno della biblioteca, che restituiscono tutto l’estremo fascino di un luogo di storia e di sapere. Ad esempio, è proprio qui che risiede l’unica collezione, in Italia, di farfalle antecedente all’opera di Carlo Linneo che, nel suo volume Systema Naturae del 1735, illustra una prima classificazione delle farfalle: un manoscritto realizzato fra il 1701 e il 1715, con circa 400 disegni ad acquerello finora conservati in forma anonima.
Inoltre, uno dei direttori più illustri fu Luigi De Gregori, nonno del celebre cantautore Francesco De Gregori. Egli riorganizzò la biblioteca, migliorandone la funzionalità e la consultazione, incaricando opere di restauro e perfezionandone la conservazione dei preziosi documenti custoditi a partire dal 1925. Tuttavia, la figura di De Gregori è di notevole importanza per il suo impegno a salvaguardare il patrimonio culturale italiano bibliografico durante il secondo conflitto mondiale, quando gli venne affidata la protezione, dai pericoli bellici, del materiale bibliografico di maggiore valore storico.
Inoltre, all’interno della Biblioteca Casanatense convivono da sempre collezioni antiquarie e scientifiche, manoscritti e testate di periodici. Come ha affermato la direttrice della biblioteca, Lucia Marchi, persino Napoleone Bonaparte, ne era rimasto affascinato, tanto da dichiarare di considerarla seconda solo alla Biblioteca di Parigi.