Brasile e i 60 anni dal colpo di stato

Giovedì 5 dicembre 2024, in occasione del sessantesimo anniversario del colpo di stato in Brasile del 1964, si è tenuto l’evento presso il Rettorato, nell’Atrio Torre C, in Via Ostiense 133b, a partire dalle 9:00 con un welcome coffee per i partecipanti.
La giornata è iniziata con i saluti istituzionali del Rettore dell’Università Roma Tre, Massimiliano Fiorucci, dell’Ambasciatore del Brasile in Italia, Renato Mosca, e del Presidente della Fondazione Basso, Franco Ippolito.
A seguire, dalle 10:00 alle 12:30, una serie di interventi dedicati alle “Memorie e immaginari della dittatura”, coordinati da Giorgio de Marchis, docente del nostro Ateneo.
Tra i relatori, Valeria Ribeiro Corossacz esplorerà l’organizzazione politica delle lavoratrici domestiche, mentre Andrea Mulas parlerà della solidarietà internazionale durante il periodo della dittatura. Luigia De Crescenzo analizzerà il ruolo della letteratura, in particolare quello di Clarice Lispector, e Alessia Di Eugenio presenterà le scritture e le memorie delle donne di quel periodo. Inoltre, Gian Luigi De Rosa tratterà la memoria della dittatura nel cinema brasiliano, e Maristella Petti discuterà del paradosso della musica brasiliana durante il governo militare.
Il programma del pomeriggio
Nel pomeriggio, l’evento si è spostato presso l’Ambasciata del Brasile a Palazzo Pamphil, in Piazza Navona 10/14, nella Sala Palestrina.
Alle 17:00, spazio nuovamente agli interventi di apertura da parte dell’Ambasciatore Mosca, del Rettore Fiorucci e di Franco Ippolito. A seguire, Omar Marzagão presenterà la serie documentaria “O silêncio que canta por liberdade”, dedicata alle oppressioni subite dai musicisti del nord-est del Brasile durante la dittatura, seguita dalla proiezione del primo episodio della serie, alla presenza della regista Úrsula Corona.
Infine, alle 17:50, si è svolto un’importante tavola rotonda dal titolo “A sessant’anni dal golpe”, presieduta da Luigi Ferrajoli, con interventi di esperti del tema, tra cui Elias Canal Freitas e Simona Fraudatario. La giornata si concluderà con un cocktail alle 19:15, offrendo un’opportunità per ulteriori scambi e riflessioni tra i partecipanti.
Un evento significativo per ricordare e analizzare un periodo cruciale della storia brasiliana, promuovendo il dialogo e la memoria colletti. L’industrializzazione sostenuta da un disegno politico nazionalpopulista diventa il nodo cruciale su cui si giocano le sorti della giovane e fragile democrazia brasiliana, nel quadro della guerra fredda e dell’imperialismo nord-americano in America Latina.