Ordem e Progresso: Storia dell’indipendenza brasiliana
Fino al 1500 le popolazioni native del Brasile hanno improntato la prova sopravvivenza ad attività agricole, questo fino all’arrivo del colonizzatore portoghese Pedro Alvares Cabral, il quale avrebbe tracciato poi la linea del cambiamento sociale fino all’ottenimento dell’indipendenza del popolo autoctono nel 1822. Molte influenze europee si sono succedute nel tempo all’interno di questo territorio, da quelle spagnole passando per l’Olanda e chiaramente quelle portoghesi, ancora oggi presenti nella lingua nazionale.
Rispetto a molte altre battaglie per l’indipendenza, quella del Brasile si è verificata in modo alquanto pacifico: Pietro I, figlio di Giovanni VI del Portogallo, fu una figura chiave per lo scioglimento del dominio lusitano, tanto che fu proprio la famiglia stabilitasi in loco a dichiarare l’indipendenza, in particolare dopo la rivoluzione liberale scoppiata in Portogallo. E’ quindi altrettanto possibile che gli stessi brasiliani siano riusciti – nel corso del tempo – a fare pace con quelle forme di colonialismo: in parte adottandone anche le forme di comunicazione, come già anticipato in precedenza.
Certamente non mancarono le proteste da parte della popolazione locale contro la monarchia, tanto che per quasi un ventennio – sempre in epoca ottocentesca – le ultime si scontrarono con la sovranità dell’epoca. L’imperatore Pietro II, fu un altro personaggio importante per il Brasile, che dal 1841 riuscì inizialmente a far sviluppare economicamente il paese sia economicamente che a livello sociale. Costui decise di importare inizialmente degli schiavi africani, i quali avrebbero poi contribuito a rendere questa civiltà multietnica, per poi abolire la schiavitù nel 1888. Per quanto riguarda il diritto di voto, invece, la riforma per il suffragio universale maschile si ebbe 8 anni prima della fine del metodo schiavista. Il passaggio dalla Monarchia alla Repubblica federale avvenne poi nell’anno 1891: un traguardo evolutivo decisamente importante dal punto di vista politico.
Un altro interessante aneddoto è quello che coinvolge la bandiera brasiliana. Questa fu infatti ideata nell’anno 1889 da Raimundo Mendes. Le stelle all’interno del cerchio blu rappresentano il cielo sopra Rio De Janeiro, mentre nella fascia è racchiuso il motto nazionale “Ordem e Progresso”. Il rombo giallo orizzontale in cui è racchiusa la circonferenza simboleggia la ricchezza minerale aurea per cui è famoso il suolo, mentre lo sfondo verde rappresenterebbe la Foresta Amazzonica, nonché fondamentale per l’intero ecosistema mondiale, già associata nel 2000 all’interno del Patrimonio UNESCO.
Il Brasile è sicuramente un paese importante per la geografia politica dell’America latina, ora appartenente ai BRICS ma formalmente in buoni rapporti con il resto degli stati occidentali. La festa d’indipendenza si tiene il 7 Settembre, nella giornata nota storicamente come Grito do Ipiranga, ispirato al discorso di Pietro I in occasione dell’indipendenza.