Passione libri di Debbie Tung

Scrivere della passione che attanaglia le viscere di un soggetto è argomento assai delicato e quando si parla della lettura, proliferano gli scritti sull’oggetto libro. La fumettista e illustratrice inglese Debbie Tung invece sceglie una nuova veste per parlarne, quella del fumetto e ci racconta la passione lettura nel suo piccolo manuale, intitolato “Passione libri”.
Passione libri
Sarebbe possibile elencare qui di seguito tutto quelle che sono le “battute” più o meno spiritose che ogni lettore si sente rivolgere da chiunque. Sì esatto, proprio chiunque: la cassiera del supermercato che ti guarda un momento stupita dal fatto che tu abbia sotto il braccio il romanzo che stai leggendo, mentre allo stesso tempo cerchi anche di pagare la spesa senza rovesciare tutto per terra.
Oppure il tuo compagno/la tua compagna, con cui condividi uno spazio comune definibile casa e che quando ti vede rientrare da un ennesimo giro di acquisti in libreria vorrebbe solo strozzarti affettuosamente con le sue mani: non tanto per una questione economica, ma perché fisicamente tu hai accumulato pile e pile di libri che purtroppo bisogna ammetterlo, occupano spazio.
Debbie Tung riesce a rappresentare queste situazioni sopra descritte e molte altre ancora utilizzando uno stile semplice, pulito, asciutto e ironico.
La magia dei libri
Il messaggio principale che l’autrice stessa ha sperimentato sulla sua pelle e che riesce a trasmettere in questo fumetto, è quello che si potrebbe descrivere come il potere dei libri. Piccoli o grandi che siano, sottili o spessi, non fa molta differenza: i libri possono condurti in luoghi magici, posso trascinarti in mondi inesplorati (fosse anche solo una città che non hai mai visitato), benché tu sia comodamente seduto sul tuo divano.
O che tu sia per terra, sdraiato a pancia in giù; appoggiato ad un muro mentre sei in coda alle poste o dal medico della mutua: ogni occasione è buona per leggere. Che fuori ci sia il sole o che si stia scatenando una tempesta, poco conta.
La pericolosità delle librerie
Suona quasi ridicolo a volerlo scrivere, ma per un lettore o una lettrice accanito/a passare davanti a una libreria rappresenta un rischio incalcolabile: sai bene dentro di te di non avere assolutamente bisogno di nuovi libri, perché a casa ti aspetta una pila alta così ancora da aprire e sfogliare, ma… Concedersi il giro in libreria è prima di tutto una cura per l’anima e in secondo luogo, è giusto un giro, il famoso “do solo un’occhiata” che si trasforma in un secondo in due braccia cariche di libri consegnati alla cassa. In fondo, c’era un’offerta che non poteva non essere considerata.
Il legame di dipendenza
La lettrice che Debbie Tung rappresenta all’interno del suo fumetto è una ragazza semplice, che non dà nell’occhio, che potrebbe rappresentare una donna qualsiasi: un essere umano che sa distinguersi dalla massa che la circonda perché ha la capacità di creare un legame particolare con i libri che hanno accompagnato e ancora saranno fedeli compagni della sua giovane vita.
Perché un romanzo, che sia esso di un qualunque genere e dei più sconosciuti, non ti lascia mai davvero da solo: non soltanto mentre lo stai sfogliando poco prima di deciderti per l’acquisto, non soltanto nel momento in cui ti decidi ad aprirlo e a leggerlo, ma anche e soprattutto quando giri l’ultima pagina, ecco che lì davvero ti rendi conto di quale legame profondo si è creato tra te lettore e quel libro.
Un legame fatto di conoscenza, di arricchimento, di risate, di lacrime magari, di perplessità, di “non mi ricordo più chi fosse questo personaggio e perché lo detestassi”, di emozioni forti che ti hanno fatto strabuzzare gli occhi.
Ecco, questo è un legame che non ha eguali e che non abbandona il lettore o la lettrice nemmeno a romanzo terminato: motivo per cui spesso quel libro rimane ancora sul comodino vicino al letto, perché staccarsene fisicamente non è sempre così semplice: il libro giusto racconta una storia che accompagnerà il lettore per sempre.
La bellezza grafica di un libro
Debbie Tung non dà solo una sua interpretazione grafica di quella che può essere una lettrice accanita, ma riesce a dare vita a tutto quello che circonda il mondo libro: dunque rappresentazioni a piena pagina di bancarelle di libri, ma anche di librerie, di caffè letterari sparsi per il mondo, biblioteche e soprattutto di un angolo privato della propria casa, nel quale il lettore riesce a incastrare la luce giusta, la seduta migliore e in cui decide aprire il suo libro, spalancando una finestra sul mondo di un’altra persona.
E come rivela l’autrice stessa:
“Non esiste nulla di simile”