Al di là del reale: viaggio alla scoperta di Raffaello, tra realtà virtuale e morphing

I festeggiamenti in onore del divin pittore non accennano ad arrestarsi e da oggi è disponibile online il museo digitale Raffaello in Realtà Virtuale, lanciato in anteprima con una versione “ridotta” dal 6 al 30 aprile per mostrarne le varie funzionalità.
La quarantena non è riuscita a fermare la creatività e all’inizio dell’emergenza sanitaria un gruppo di esperti ha deciso di dar vita a qualcosa di innovativo, basato sulle più recenti tecnologie: realtà aumentata, virtuale e morphing.

Skylab Studios e le tecnologie del presente
L’artefice dell’ambizioso progetto è Skylab Studios, studio di comunicazione visiva nato nel 1998 e specializzato in visual marketing interattivo. Noto per aver vinto alcuni dei più prestigiosi bandi italiani, si è lanciato nell’uso di Qr Code, Realtà Aumentata e Virtual Reality, distinguendosi anche in questi campi. Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.
Andrea Carobene, esperto del settore, nell’enciclopedia Treccani spiega la Realtà Virtuale con queste parole:
“Il fine della realtà virtuale è simulare un ambiente reale per mezzo di tecnologie elettroniche, sino a dare a chi la sperimenta l’impressione di trovarsi realmente immerso in quell’ambiente. Oggi la locuzione ha assunto anche un significato più allargato e indica tutte quelle simulazioni che consentono un qualche grado di interazione con l’ambiente descritto, così come avviene per esempio nei videogiochi, anche quando la simulazione non è totale, ma coinvolge solo alcuni sensi”.
La Realtà Virtuale è dunque un sistema digitale in grado di simulare la realtà ricreandola in modo non tangibile e rendendo accessibile a tutti ciò che normalmente non lo è. Si basa su tecnologie come le televisioni ed i computer, e consente di creare un collegamento tra la mente umana e il flusso dati dei computer guidandoci nella tridimensionalità: vediamo, ascoltiamo e tocchiamo in tre dimensioni.
La Realtà Virtuale, inoltre, essendo capace di riprodurre qualsiasi ambiente reale, si presenta come un mezzo versatile e per tale motivo sfruttabile in ambiti diversi quali la medicina e la moda, in grado di rispondere ad una vasta richiesta di mercato.
Per Realtà Aumentata, detta anche realtà mediata dall’elaboratore, si intende invece un rafforzamento della percezione del mondo reale, grazie a contenuti digitali e ad input supplementari che permettono di avere una conoscenza più approfondita dell’ambiente che ci circonda. Inoltre, non essendo un’esperienza immersiva come quella della Realtà Virtuale, non necessita di visori specifici, e può essere indagata tramite smartphone.
Il progetto del museo digitale
Raphaello VR ha visto la luce grazie alla cooperazione di più di cinquanta persone: modellatori 3D, art director, esperti di arte, animatori, grafici, doppiatori, esperti di marketing, project manager, innovatori social e web designer.
Il museo digitale è stato aperto in anteprima il 6 aprile – data significativa poiché il Maestro Urbinate nacque e morì in questo stesso giorno – con una versione demo che ha consentito di provare le varie funzionalità attraverso l’opera Ritratto di Gentildonna, più conosciuto come “La Muta”, seguita a stretto giro dal Ritratto di Baldassarre Castiglione.

Lo spazio museale è un ambiente 3D al cui interno sono state inserite ventidue opere di Raffaello, selezionate accuratamente da un catalogo molto vasto. Al museo è possibile accedere mediante smartphone, tablet, computer e caschetto VR, per vedere le opere prendere vita e animarsi.
La prima impressione è quella uditiva; è presente infatti una colonna sonora creata appositamente da Marco Guidolotti, tra i più noti jazzisti nel panorama musicale italiano, che accompagna lo spettatore nella passeggiata virtuale.
Il sistema di inserimento dei quadri è molto innovativo, le opere sono rese parlanti e si autopresentano, illustrate dalla stessa voce di Raffaello, interpretato dall’attore Ivo Randaccio.
Le nozioni di Storia dell’Arte vengono impartite ai più piccoli attraverso la tecnica del morphing, ovvero la trasformazione fluida tra immagini diverse, che ci fa assistere al tramutare di personaggi da reali a cartoon, disegnati da Alessandro Ranghiasci e animati da Silvia Amantini.
Il museo prevede, inoltre, delle video-guide LIS, che offrono ai non udenti la possibilità di fruire degli approfondimenti delle opere. Infine, sono state aggiunte delle lezioni del professore e storico dell’arte Vittorio Maria De Bonis che guida i visitatori in questo viaggio alla scoperta di un Raffaello inimmaginabile.
Il museo di Skylab è unico nel suo genere, interamente homemade, perché realizzato nel rispetto della quarantena, all’avanguardia poiché sfrutta le più recenti tecnologie. Un’esperienza totalizzante che fa immergere lo spettatore in uno spazio artistico in cui perdersi.