Guida Letteraria: consigli di lettura, che non basterebbero mai
Il gusto personale di ogni persona si modifica nel tempo: vuoi perché gli anni passano, vuoi perché si ha o si acquisisce una maggiore consapevolezza di ciò che ti interessa o semplicemente ci piace e stuzzica la nostra curiosità, vuoi perché (e per fortuna), il nostro mondo è grande e vario e cambia, ogni giorno, più in fretta di quanto occhio e cervello umano siano in grado di metabolizzare.
Noi esseri umani dunque siamo spesso in ritardo, ci perdiamo le novità, i cambiamenti perché spesso ci guardiamo solamente le punte dei piedi (“Certa gente non sa guardare al di là del proprio naso” come diceva Mary Poppins) e questo ci fa perdere quello che magari sta capitando a cinque passi da noi.
Nel mondo della letteratura in modo particolare, nascono scrittori e scrittrici come funghi ogni mese, ma allo stesso tempo anche i big della parola stampata (con l’asticella della produttività che si sposta più o meno verso l’altro o verso il basso, sia a livello qualitativo che quantitativo) sfornano idee, personaggi, ambientazioni e semplicemente storie nuove che vengono ad assumere un ruolo sempre più importante, soprattutto nel periodo in cui gli si riesce a dedicare più tempo e attenzione, tendenzialmente durante l’estate.
Dunque quale migliore occasione per godersi il rumore della pagine che vengono girate, una dopo l’altra, mano mano che il racconto va avanti, che i personaggi rivelano al lettore i loro pensieri, le loro avventure, i loro percorsi di crescita e di cambiamento.
Qui di seguito una piccola “Guida Letteraria estiva”, per non rimanere mai soli: perché in fondo, con un libro ben stretto tra le mani e la mente aperta, ci si sente sempre in compagnia.
Stephen King “Elevation”: il Re è tornato, si ripropone al suo pubblico affezionato (e anche un pochino scettico che lui per primo sia in grado di sfornare costantemente racconti e romanzi sempre originali) con una storia che parte in sordina, per poi rivelarsi un vera poesia dedicata alla vita.
Un uomo tranquillo, abituato ai suoi ritmi e alle sue giornate lavorative, che subisce uno stravolgimento fisico impossibile da spiegare in termini medici, ma che lo porterà a fare delle riflessioni sulla vita.
Una coppia di donne, che si è creata il proprio nucleo familiare, che cerca di realizzare il proprio sogno aprendo un ristorante a Castle Rock, ma che diventa in fretta vittima dei pregiudizi e delle idee retrograde dei cittadini, che fanno soffrire e isolano all’istante.
Come si possono relazionare tre soggetti così diversi, con degli obbiettivi di vita così opposti e problematiche da risolvere che scorrono su binari paralleli?
La capacità di alcune menti sta proprio nel saper creare dei legami dove magari qualcun altro non potrebbe mai vederli: Stephen King riesce nuovamente a ideare un universo originale in poche pagine, ricche di vita e di riflessioni.
Ilaria Tuti “Ninfa dormiente”: un’autrice che si è rivelata al mondo editoriale nemmeno da un paio di anni, eppure è già riuscita ad appassionare con il suo primo romanzo e la sua protagonista dura e tosta, che rompe gli schemi rispetto alla solita detective tutta tacchi e capelli piastrati.
Teresa Battaglia ritorna con il suo caratteraccio, che nasconde però molte sofferenze che peste la cogliesse si decidesse mai a rivelarle a qualcuno, ma che allo stesso tempo le permettono di farsi largo a gomitate nella vita e nel lavoro difficile che deve portare a termine ogni giorno.
Un nuovo caso più particolare, un cosiddetto cold case, che sta ad ammuffire dal 1945 e che va ad incastrarsi alla perfezione nell’ambientazione che impernia le pagine di questo (come del precedente) romanzo, dove la natura stessa si rivela irruente, senza pietà alcuna.
A farle compagnia il commissario Massimo Marini e tutta la squadra, che sono il tormento di Teresa come allo stesso tempo la sua unica forza: in queste pagine, mentre il caso si evolve e si snoda in un alternarsi di natura e arte che si intrecciano sempre di più, il lettore scopre attraverso gli occhi di Massimo alcuni dettagli in più sulla detective e sul suo passato, che in una qualche misura l’ha lacerata dentro e l’ha resa la donna che è oggi.
Ilaria Tuti propone un nuovo caso, una storia tutta particolare in cui riesce a scavare con cura e delicatezza nei sentimenti di tutti i suoi personaggi, portando alla luce l’inquietudine del presente, l’incertezza del futuro e soprattutto la speranza.
Vincent Bugliosi “Helter Skelter”: sulla storia di Charles Manson, sulla sua vita, sui suoi gesti da folle omicida si è già scritto qualsiasi cosa.
Questo però rappresenta l’unica fonte attendibile su quello che successe in quella notte di agosto del 1969, quando la moglie di Roman Polanski, Sharon Tate, venne uccisa dalla “famiglia” di Charles Manson, al suo ottavo mese di gravidanza.
Vincent Bugliosi, che ai tempi fu parte della pubblica accusa nel processo Manson, offre al lettore una ricostruzione accuratissima eppure mozzafiato di uno degli episodi di sangue che maggiormente hanno colpito l’immaginazione di un’epoca intera.
Cercare di comprendere (e poi, perché mai?) un personaggio violento e contorto come Manson è un’impresa ardua, quanto più di complesso ci sia per qualsiasi essere umano.
Rappresentarlo al cinema sarà ancora più complesso: a settembre uscirà nelle sale cinematografiche di tutto il mondo “Charlie says: nella mente di Manson”, che trae fedelmente spunto da questo romanzo (scomparso per un po’ dalle librerie, ma pronto per una nuova edizione).