Zoom non solo 8 marzo ma tutti i giorni: Sonia Sandei
Zoom 8 marzo a Genova.
Together. Una parola magica che risuona cristallina in questo 8 marzo ormai alle spalle. Il tema nello specifico, l’occupazione femminile e il pay gap – proposto da Confindustria Genova e Valore D (l’unica associazione che promuove la diversità, il talento e la leadership femminile) è stato introdotto così da Sonia Sandei con Giovanni Mondini rispettivamente Vicepresidente e Presidente Confindustria.
L’intento quello di firmare un memorandum d’intesa su proposta di Valore D a proposito della valorizzazione del lavoro femminile in azienda. L’appuntamento, insieme devo dire a quello della Prof. Simonetta Ronco all’Università di Genova e a quello dell’avv. Gabriella de Filippis all’Ordine degli Avvocati, si fa notare in mezzo al tripudio di manifestazioni, performance, spettacoli, mostre, convegni, premi che non solo a Genova ma ovunque, si sono alternate e anzi sovrapposte: tutte con la stesso nobile animus, solidarietà e sensibilizzazione a questo scottante problema che cozza quotidianamente con il grado di civiltà che pensiamo di aver raggiunto.
Lasciatemi dire che in effetti tutti noi, che apparteniamo a questa parte di mondo, siamo molto fortunati. Al contrario di mio padre e dei suoi sfortunatissimi coetanei, eroi di quel lungo atroce momento che distrusse la vita ad intere generazioni. Il loro immenso sacrificio ci ha portato il bene preziosissimo della pace. Dal dopoguerra in poi la qualità della vita ha continuato a migliorare, siamo in grado di spostarci più o meno ovunque e in tempi brevi, un’Europa senza frontiere accoglie nei vari Paesi che la compongono gli studenti, il commercio libero da dazi ha creato ricchezza, per non parlare della scienza che libera di confrontarsi, continua a raggiungere risultati sorprendenti come le tecnologie che teoricamente sono una chance incredibile. Humus fertile a tutto ciò e per la prima volta nella sua storia, la nostra Europa che conosce un periodo di prosperità e di pace mai raggiunto finora… ma c’è un ma che mette tutto ciò a rischio, l’educazione e la scuola che sono latitanti. L’habitus mentale va formato in ogni campo, fin dai primi vagiti.
Per tornare “a bomba” è importante pensare agli esseri umani come persone, non a uomini o donne o gender ma persone. Gli Etruschi ci sono maestri e mi fa piacere ricordare qui che la donna etrusca aveva un posto di tutto rispetto nella società. La fine peraltro prevista e voluta della loro civiltà travolse anche la loro tipologia sociale e anzi per la donna segnò l’inizio di un’inesorabile discesa che almeno in Occidente si fermerà solo a metà del secolo “breve”.
Solo recentemente si ricomincia a parlare di persone. Mi sento in totale sintonia con Sonia Sandei che partendo da un dato economico, vuole indicare INSIEME ai nostri compagni di strada, e la tavola rotonda lo dimostra, che ė questa la nuova rotta da seguire per contrastare la violenza assurda di cui son vittime le donne di qualunque età istruzione e provenienza. Allora bisogna seguire la stessa rotta insieme, maschi e femmine, perché proprio gli imprenditori, come hanno asserito i presenti alla tavola rotonda, sanno che nonostante la “piccola” indispensabile esigenza della creazione della vita o dell’accudimento familiare, un’azienda migliora con maestranze femminili, che integrandosi con quelle maschili danno una marcia in più all’azienda.
Il Pay-gap, dati alla mano segna quasi un 17, 9 % di divario sui compensi tra signore e signori, per la pensione poi raggiunge il 28%. Il danno maggiore poi ci verra spiegato, non è nel gap ma nella mancanza di donne in posizioni apicali. La soluzione si intravede e si può forse raggiungere aumentando la consapevolezza dei ruoli di ciascuno di noi, con il rispetto fondamentale della donna come creatrice di vita che non deve essere penalizzato, anzi! Proprio questo il tema cardine del focus di Gabriella de Filippis alla sede dell’Ordine degli Avvocati. Centrato e in linea con il pensiero controcorrente proposto, l’intervento del Sindaco Bucci che sottolinea la necessità di focalizzare l’attenzione sul carrier gap e di superare grazie al valore lo sbarramento delle quote rose mettendo al primo posto la professionalità. Anzi ci confessa che la sua valorizzazione, ai tempi lavorava negli USA, la deve proprio ad una “lei”. Sottolinea più volte il valore della diversità, auspicando che le donne non cedano agli standard maschili. Un esempio per tutti, il tabagismo per esempio che sta aumentando tra le donne che lavorano. Sonia Sandei sottolinea che superare il pay gap significa mettere in gioco almeno 12 milioni di €. Philip Morris, con Sidoli, il responsabile Italia, afferma essere la sua prima azienda al mondo in questo senso, e continua coinvolgente e irresistibile raccontando di essere stato un “mammo” felice per necessità, di suo figlio 15enne. Un prezioso testimonial così, de visu, dello slalom cui deve ricorrere quotidianamente ogni donna per conciliare “casa e bottega”. Philip Morris ha già incassato un certificato di “Equal salary”, così come, per Ansaldo Energia conferma sereno Giuseppe Zampini con Alberto Fusi di ERG. Attento e spontaneo anche Beppe Costa, Costa edutainment, afferma che in azienda il sesso non è mai stato una discriminante confortato dal’AD di Costa Crociere Nail Palomba.
Bene, allora il pay gap ė una bufala? No, tutt’altro ! Emerge però una realtà precisa che i dati raccolti cantano: È la Liguria la terra felice…vive in quasi totale assenza di pay gap, la sua almeno in questo campo, è una posizione all’avanguardia e ci auguriamo che anche il resto d’Italia si adegui a questi standard e che il messaggio da questa terra si espanda a tutto il Paese. L’Assessore llaria Cavo in chiusura si impegna a portare il messaggio nelle scuole. Una speranza.Chiude facendo il punto sull’importante giornata tenuta alla Sala del Consiglio Metropolitano, Maurizia Iachino.
La strada da fare è lunga ma le volontà positive sono tante. Ce la faremo!