Gli Artisti del Vento dal Giappone a Firenze
Gli Artisti giapponesi del gruppo KAZE no KAI tornano in Italia dopo 14 anni, con una mostra ricca di vitalità. Ce ne parla Cristina Acidini l’attivissima presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno che ospita gli Artisti del Vento nell’Aula del Cenacolo in via Ricasoli. Suo il testo di presentazione a catalogo agile, colto e divertente, che ci trasporta in un mondo in cui la Pittura è il paradigma di una donna bella, misteriosa e affascinante. È lei la protagonista assoluta di questa mostra, e noi la seguiamo mentre “percorre i sentieri del nostro pianeta e dona a piene mani suggerimenti e strumenti, in una parola dona sė stessa, stimolando reazioni diverse”.
Trovo salutare questa esposizione per noi ormai figli di una cultura sempre più spersa, alla ricerca della propria identità che pur possiede in gran copia e non vede, che corre fra i tanti rischi anche quello di considerare esaurito un media come la pittura, nato praticamente con l’uomo. Per tornare a goderne dobbiamo spogliarci di quelli che sono ormai degli stereotipi, dettati in gran copia dai dictat del mercato, e sentirci liberi di seguire ancora il pennello sulla tela che a mio parere non esaurirà mai la sua carica vitale.
Le interpretazioni del gruppo KAZE no KAI si discostano dai parametri occidentali per la vivacità dei colori dai contrasti forti, l’attenzione al particolare, la maestria che l’Occidente ha archiviato forse troppo precipitosamente fin dai primi del secolo scorso. Concordo con la visione di Angela Vettese che ha da tempo stigmatizzato che l’arte “si fa con tutto” – e l’aver allargato gli orizzonti al di là della tradizione è l’indubbio merito del contemporaneo – mi dico però questo “tutto” non è tale se tende ad estromettere la pittura, quasi fosse esausta.
Le cinquantotto opere esposte di medie e grandi dimensioni sono invece sintomo della vitalità di cui gode, oli, tempere, o pastelli, e qui la pittura comprende un panorama che va dal gestuale alla minuzia del particolare, tocca la pittura razionale o iperrealista, simbolista, e molto spazio lascia alla fantasia che spazia nel surreale.
Solo raramente qui sposa l’astrazione, un lessico che ci porta ad un sentire più familiare, un sentire comunque governato ormai da tendenze che hanno imboccato una strada che ha aperto ad una sorta di social art o marketing art, dove l’espressione artistica quanto più è lontana dall’armonia e dalla bellezza, tanto più è arte. E su cos’è l’arte lascio aperto “il file”. Il contesto comunque è impermeabile alla violenza, allo shock o alla volgarità , non filtra amor mortis e nulla suscita raccapriccio, e nel caso ne media il messaggio.
Importante notare che oltre a presentare il linguaggio tecnico ed espressivo di un importante capitolo dell’arte contemporanea giapponese, l’appuntamento è sprone per i giovani artisti grazie al prestigioso concorso d’arte “Setsuryōsha-Firenze”, ideato nel 1999 dallo stesso fondatore del Museo Setsuryōsha, l’imprenditore Sasage Kenichi, che rimase folgorato dalla culla del Rinascimento. Da allora, ogni anno, artisti provenienti da ogni parte del Giappone prendono parte al concorso mirato ad aprire questa straordinaria opportunità di studiare in quella che definí “la capitale delle belle arti”. il Museo Setsuryōsha ha intrapreso poi dal 2016 una collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze, quindi i professori dell’Accademia in veste di esaminatori, si recano a Nigata, per selezionare i vincitori del concorso a cui offrono la possibilità di studiare all’Accademia durante il loro soggiorno fiorentino.
La mostra conclusa la tappa fiorentina, si sposterà al Museo Setsuryōsha di Nigata.
“Artisti del Vento. Arte giapponese del XXI secolo” curata da MAKI, organizzata dall’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze con il Museo giapponese Setsuryōsha di Nigata, con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti e il Conservatorio Musicale Luigi Cherubini di Firenze – è posta sotto il patrocinio del Comune di Firenze e della Regione Toscana, ed ė stata presentata da Cristiana Acidini Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, Sasage Presidente del Setsuryosha Museum of Art Foundation e Andrea Granchi Presidente della Classe di Pittura dell’Accademia delle Arti del Disegno.
Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno
Via Ricasoli, 68 (ang. piazza San Marco) –
8 al 28 novembre 2018
ORARIO
martedì-sabato 10.00-13.00 / 17.00-19.00domenica 10.00-13.00 – lunedì chiuso