Il Cinema e il suo rapporto con il Circolo dei Lettori

Arriva il mese di settembre e il Circolo dei Lettori di Torino riapre le sue porte per presentare un programma ricco, fatto non solamente di libri, ma anche di cinema.
Ci sono alcuni spazi, o forse meglio dire alcuni luoghi, che nella nostra mente hanno un posto ben preciso perché li colleghiamo a qualche momento o evento della nostra vita oppure a qualcosa della nostra quotidianità che ci dà sollievo o conforto oppure ancora, che rappresenta per noi una valvola di sfogo.
Nel capoluogo Torinese, di luoghi come questi sopra descritti ce ne sono moltissimi, ma uno che ha rubato i cuori e le menti dei torinesi e non solo, è indubbiamente il Circolo dei Lettori. Sito in pieno centro, precisamente in via Bogino 9 a due passi dai portici di via Po e incredibilmente vicino alla Biblioteca Nazionale, questo circolo è stato aperto per creare uno spazio adatti ai lettori inizialmente, dove potersi ritagliare un piccolo momento per se stessi leggendo il proprio libro.
Successivamente è diventato anche luogo di studio per liceali ed universitari, ma anche bar dove poter fare colazione o un gustoso aperitivo e poi il posto per eccellenza dove ascoltare conferenze, interviste con gli autori più o meno famosi, dove scoprire di più del mondo della letteratura.
Con l’arrivo della nuova stagione che sta proprio dietro la porta, il programma degli eventi al Circolo si sta rivelando davvero ricchissimo, ma meritano una particolare attenzione soprattutto i quattro incontri che avranno luogo tra novembre e dicembre, perché vedranno come protagonista il cinema. La settima arte, che proprio in questi giorni viene celebrata alla 75^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica a Venezia, che dimostra di riuscire a collegare diversi ambiti, creando insieme nuove forme, una più affascinanti dell’altra.
Quando si vede un film, di qualunque tipo sia, risulta spesso più semplice tentare di comprenderlo nel momento in cui lo si accosta sicuramente a qualche romanzo che si è letto oppure a qualche studio che si è compiuto o che magari è rimasto nei meandri della nostra mente. Creare dei collegamenti, immaginare come si possano relazionare due forme diverse della stessa storia (oppure anche di due storie differenti), riflettere su quanto poco basti per andare al di là del proprio naso.
Per compiere questo sforzo così immane, al Circolo dei Lettori si svolgerà un ciclo di quattro incontri suddivisi come segue:
- Mercoledì 14 novembre alle ore 18: il Cinema incontra la Letteratura. Quante volte i registi hanno attinto le loro idee da romanzi, magari anche parecchio datati, per poterne sviluppare una versione da grande schermo? Spesso capita che i film tratti dai libri siano differenti, con dettagli stravolti e finali cambiati; altra volte invece il regista riesce a “girare” la storia sulla pellicola, rendendo giustizia allo scrittore e alla sua opera.
- Mercoledì 21 novembre alle ore 18: il Cinema incontra la Storia. Qui si potrebbe andare avanti a parlarne senza sosta, proprio perché la settima arte è stata in grado fin dal passato, di riportare sulla pellicola fatti avvenuti realmente, diventando immediatamente un fondamentale strumento di informazione e di propaganda.
- Mercoledì 5 dicembre alle ore 18: il Cinema incontro la psicoanalisi. Fin dal Novecento, moltissimi registi hanno utilizzato questa come modalità per superare alcune difficoltà incontrate nella loro vita, come una valvola di sfogo che gli ha permesso di creare insieme opere particolari e alle volte, un pochino stravaganti. Fino a quando la psicoanalisi si fa protagonista di alcuni film, che sono entrati nel panorama culturale grazie a una rete fitta di dialoghi affatto banali.
- Mercoledì 12 dicembre alle ore 18: il Cinema incontra la Filosofia. A chiudere il ciclo di interventi, l’analisi di un rapporto che può apparire completamente sbagliato, mentre negli anni si è rivelato essere molto utile non solo per capire (di nuovo) il significato di alcuni film, ma anche per portare sul grande schermo la vita e le opere di alcuni filosofi che hanno creato dei pilastri su cui ancora oggi noi basiamo il nostro pensiero.
Un’occasione rara per poter apprezzare il cinema in una veste abbastanza nuova, che lo veste protagonista in relazione alle altre forme d’arte con cui può creare un ponte di collegamento. Per non perdersi neanche una sfaccettatura della settima arte, che appassiona ogni anno sempre più persone e che si dimostra concretamente, un immortale.
Rebecca Cauda