Pakistan, Al Qaeda in (re)azione: 87 morti, oltre 100 feriti

di Roberto Mattei
L’organizzazione terroristica vendica il martirio di Osama Bin Laden sferrando un duplice attacco kamikaze contro un gruppo di cadetti della guardia di frontiera. Primo attacco di una lunga serie.
«Bin Laden è stato un grande combattente, la nostra luna, e ha fatto soffrire gli Stati Uniti. Al nostro nemico annunciamo che la vendetta è vicina e a tutti coloro che ora credono che la guerra santa sia finita, diciamo con forza che si sbagliano! Aspettate e vedrete».
Lo aveva affermato dieci giorni fa il sito jihadista “Shabaket ansar al mojahedin”, una promessa che è arrivata puntualmente questa mattina all’alba con un duplice attentato kamikaze contro un centro addestramento reclute delle guardie di frontiera pachistane a Shabqadar, a 35 chilometri da Peshawar, nel distretto di Charsadda. Il bilancio provvisorio è di 87 morti e oltre un centinaio di feriti.
Secondo le prime ricostruzioni fatte dalla polizia e da alcuni testimoni, gli allievi, tutti in abiti civili, avevano terminato l’iter formativo e si apprestavano a tornare a casa per dieci giorni, dove avrebbero fruito di una licenza di fine corso. Mentre uscivano dalla caserma, in direzione degli autobus che li avrebbero riportati alle loro famiglie, è sopraggiunto un primo “combattente suicida”, in motocicletta, che si è fatto esplodere in corrispondenza dell’ingresso. Poco dopo è avvenuto un secondo scoppio la cui natura non è stata ancora identificata. E’ stata una strage.
L’intera area è stata subito circondata dal personale delle forze di sicurezza pakistane, per evitare un reiterazione delle azioni criminali e agevolare le azioni di soccorso. Una scena terribile si è presentata ai sanitari accorsi sul posto: corpi dilaniati, urla e grida dei sopravvissuti, scarpe ed altri oggetti personali sparsi qua e la lungo la strada. Viste le gravissime condizioni di alcuni feriti si teme che il bilancio delle vittime possa aumentare nelle prossime ore.
L’attentato è stato rivendicato dai talebani pakistani alleati di Al Qaeda, affermando che si trattava di un primo “assaggio” per vendicare il martirio dell’ex leader dell’organizzazione, Osama Bin Laden. I terroristi hanno inoltre precisato che questo attacco è solo il primo di una lunga serie e ne seguiranno di più grandi, in Afghanistan e Pakistan.