Spending review: dopo la fiducia al Senato, oggi il voto
Dopo che il governo ieri ha posto la fiducia sul decreto legge spending review, Piero Giarda, ministro per i Rapporti con il Parlamento, ha annunciato che il testo sarà quello ”approvato dalla commissione, salvo aver apportato alcune modifiche di coordinamento”.
La conferenza dei capigruppo ha deciso di dare via libera al decreto, che sarà legge probabilmente oggi,dopo la discussione iniziata ieri sera alle 20. Oggi, a partire dalle ore 9, inizieranno i preliminari delle operazioni di voto al Senato e alle 10.20 sono previste l’inizio delle votazioni.
Sul fronte del pubblico impiego, al termine del tavolo con il ministro Patroni Griffi presso Palazzo Vidoni, la Cgil e la Uil hanno confermato lo sciopero per il 28 settembre, ma anche tutte le categorie del pubblico impiego facenti capo all’Ugl hanno proclamato lo sciopero per la stessa giornata, come ha annunciato il suo segretario generale, Giovanni Centrella.
Allo sciopero non aderisce la Cisl, poiché, come dice il segretario confederale Gianni Baratta: “vogliamo affrontare col ministro tutti i temi dell’accordo del 3 maggio scorso. Chiederemo a settembre un tavolo negoziale col governo per gestire questa partita con i lavoratori”. “Riteniamo – aggiunge – che finché c’è la possibilità di trattare il sindacato deve trattare. Non ci hanno dato numeri certi. Il tavolo servirà a gestire gli esuberi e siamo convinti che non ci saranno altri esuberi e che ci sono i margini di possibilità perchè i lavoratori possano essere assorbiti nelle varie amministrazioni”.
In merito agli esuberi, il ministro ha detto che solo “al 31 ottobre 2012 sapremo quanti sono gli esuberi, non prima”. Poi ha anche spiegato come sia complesso il percosso per riorganizzare la pubblica amministrazione, ma non sarà nulla di traumatico.
Il ministro ha pure fatto sapere che convocherà nuovamente i sindacati per la prima settimana di settembre e, riferendosoi allo sciopero proclamato, ha pure precisato: “credo che sia opportuno che a questo percorso partecipino anche le associazioni sindacali, senza forme di consociativismo ma con un leale e serio esame congiunto delle problematiche che dovremmo affrontare”. Infine per quanto riguarda i licenziamenti nella pubblica amministrazione, Patroni Griffi ha affermato di non poter escludere in assoluto il “no” ai licenziamenti.
Sebastiano Di Mauro
31 luglio 2012