Costa Concordia: salgono a 5 le vittime, 17 i dispersi
Sono ancora 38 i passeggeri della Costa Concordia che mancano all’appello. La nave, naufragata davanti l’Isola del Giglio venerdì sera, è in queste ore perlustrata dai Vigili del Fuoco per accertarsi che non vi siano altre persone rimaste vive nelle cabine. Ieri sera due passeggeri difatti sono stati trovati all’interno della loro cabina, si tratta di una coppia di coreani. Le loro condizioni di salute sono stabili.
Questa mattina un altro superstite è stato tratto in salvo, si tratta di un membro dell’equipaggio, Marrico Giampetroni, il capo commissario di bordo, era rimasto bloccato sul ponte 3 della nave da crociera, anche lui è in buone condizioni.
Continuano quindi le ricerche dei circa 40 dispersi, si controllano le loro cabine e le altre zone non ancora sommerse dal mare (ricordiamo che la nave è inclinata a 90° e si trova per metà sommersa). A rendere difficili i lavori è la presenza di materiali pericolanti che rendono alcune zone di difficile accesso.
Sono invece stati identificati i tre uomini morti per annegamento venerdì sera. Si tratta di due francesi, Francis Serve e Jean-Pierre Micheaud, e un marinaio peruviano, Thomas Alberto Costiglia. Fin ora non ci sono altri morti accertati.
In queste ore si sta anche cercando di capire se la tragedia sia stata causata da colpe umane o da un guasto tecnico, anche se si fa sempre più forte la prima ipotesi. Intanto è stato fermato il comandante della nave, Francesco Schettino, reo di aver abbandonato, per paura la Costa Concordia, e non aver così gestito le operazioni di soccorso causando un ulteriore danno. Su di lui pende l’accusa di aver condotto la nave fuori rotta, troppo vicino all’isola ed aver abbandonato la nave prima del dovuto (ricordiamo che il comandante dovrebbe esser l’ultimo ad abbandonare la nave). Ora Schettino rischia fino a 15 anni di reclusione
Questa mattina il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio ha affermato: . “Il comandante della nave ha accostato così tanto l’imbarcazione all’isola del Giglio, non poteva avvicinarsi così tanto all’isola, si è avvicinato così tanto che era inevitabile che questo scoglio se lo trovasse sotto la nave. Questo scoglio ha tranciato la parte laterale della nave, che si è inclinata su un lato”. Verusio ha poi affermato che Schettino: “non è stato sicuramente l’ultimo a lasciare la nave”.
Aggiornamento delle ore 14:00
Proseguono senza sosta le ricerche dei dispersi il loro numero è sceso da 38 a 17: si tratta di 6 membri dell’equipaggio e 11 passeggeri.
I sommozzatori della Guardia costiera hanno trovato la scatola nera della nave che contiene i tracciati delle rotte seguite dalla nave, un ritrovamento che sarà molto importante per capire quali effettivamente siano stati gli errori del comandante.
Intanto continuano ad aumentare le testimonianze dei passeggeri che lamentano di come il personale di bordo abbia sbagliato a non lanciare immediatamente l’allarme. Da numerosi video amatoriali da loro girati si evince difatti che per circa un ora si è cercato di “tergiversare” senza chiamare i soccorsi e mettendo a rischio la vita di migliaia di persone.
Aggiornamento delle ore 20:15
Mentre continuano ad aumentare le testimonianze che denunciano la cattiva gestione della situazione da parte del comandante della Costa Concordia (reo di non aver lanciato l’allarme e di aver abbandonato prematuramente la nave) sale il numero di vittime. Gli speleologi che stanno ispezionando la nave e le sue 1.500 cabine altri due cadaveri. Si tratta di uno spagnolo e di un italiano che erano rimasti imprigionati nella parte sommersa della nave. Sale così a 5 il numero di vittime, decine i feriti, mentre sono ancora 17 i dispersi ufficiali.
Enrico Ferdinandi
15 gennaio 2012