Basilicata, bellezza inesplorata, tra le prime regioni d’Italia per cortesia, cucina e alberghi
Può sembrar strano che esistano oggigiorno nel Pianeta che noi abitiamo delle terre praticamente “sconosciute”. Eppure regioni quasi anonime esistono ancora, ed in esse si possono riscontrare tradizioni e bellezze inesplorate pronte a stregarci e a prendere un posto nel nostro cuore, per sempre. Un esempio che ci viene da fare, prendendo in considerazione la nostra “Bella Italia”, è quello della Basilicata. Piccola regione del Sud Italia, che in pochi conoscono (se non per esserci transitati per raggiungere altre e più note mete turistiche del nostro Sud), scrigno di incredibili bellezze a cui fa da sfondo il fascino di terre vergini non ancora prese d’assalto dal turismo di massa. Un’ospitalità che affonda le sue radici nella secolare, sincera, genuina cultura contadina grazie alla quale resiste ancora una sorta di spontanea sacralità dell’ospite. Ma i lucani possono vantare anche un’ottima cucina e un’architettura da non sottovalutare. Infatti, in una classifica che raggruppa le regioni italiane secondo le pagelle dei turisti stranieri, rientrante in studio di Confesercenti-Ref, che fotografa lo stato del turismo estero in Italia, esaminandone aspettative e valutazioni, la Lucania si piazza al secondo posto per “cortesia” e terza per pasti e alberghi.
La “terra sconosciuta” viene scelta per cultura e mare, anche se lo studio rivela che per “arte” la Basilicata è quindicesima e per “ambiente” solo settima. La Basilicata turistica, però, pecca per “informazione”, piazzandosi al dodicesimo posto, e per “sicurezza”, piazzandosi tredicesima. A commentare i dati dello studio Confesercenti-Ref, è Prospero Cassino, il presidente potentino dell’associazione dei commercianti: «Quest’ultima percezione dei turisti stranieri ci lascia molto perplessi e andrebbe pertanto approfondita nei suoi aspetti, mentre siamo convinti che proprio la scarsa informazione sul nostro patrimonio culturale influisce negativamente. Sono sempre la buona cucina e la calorosa ospitalità ricettivo-alberghiera a rappresentare le motivazioni del successo di gradimento per i visitatori esteri. Serve una politica di promozione nazionale del turismo, che affianchi quelle messe in campo dalle singole Regioni in maniera organica. Bisogna soprattutto lavorare per risolvere la questione Sud: tematica cruciale per l’area – conclude Cassino – perché il settore del turismo rappresenta un ambito di potenziale sviluppo».
Escludendo queste manchevolezze, che rendono la regione lucana estranea al resto del mondo (forse proprio questo ne rappresenta la ricchezza più grande, perché “per pochi”), la Basilicata gode di paesaggi sconfinati, in cui perdersi con lo sguardo e coccolarsi con un turismo lento, capace di riconciliare veramente con se stessi e la natura. Non a caso la Lucania è stata spesso scelta da importanti registi come location per i loro set cinematografici. Questo perché, pur essendo una piccola regione, custodisce al suo interno un universo fatto di tanti microcosmi fra loro a volte diversissimi che a guardarli, ignari del luogo in cui ci si trova, potrebbero tranquillamente far pensare a terre esotiche e lontane. Qualche esempio? I Calanchi Lucani, una serie incredibile di lande desertiche, canyon e guglie d’argilla che richiamano i paesaggi aridi della Cappadocia o dell’Arizona. Per non parlare dei parchi e delle aree protette, che sono svariate ed incantevoli.
Sonia Carrera
22 luglio 2013