Gli animalisti che boicottano Peppa Pig

L’avevamo vista correre felice tra i prati color pastello, poi impartire dolci rimproveri al fratellino George, poi ce la siamo ritrovati nei negozi, nei supermercati, in autogrill, in libreria. Peppa Pig è ovunque. E se diciamo ovunque è ovunque. La beniamina dei più piccoli infatti potrebbe finire anche tra i banchi del Parlamento Europeo.
A chiederlo è l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA), che ha presentato una petizione indirizzata all’Europa “con la quale si chiede di inserire obbligatoriamente in tutti i film, cartoni animati, libri di fiabe e filastrocche che vedono come protagonisti gli animali” una dicitura che permetta di far capire che i protagonisti rappresentati come “animali felici” in realtà “sono sottoposti a una vita d’inferno e destinati a massacri crudelissimi”.
Secondo il presidente dell’associazione, Lorenzo Croce, il cartone animato di Peppa Pig distorce la realtà: “Se vogliamo trasformare gli animali in un business – afferma – questa è la strada giusta, ma se invece amiamo gli animali dobbiamo mostrare anche l’altra faccia della medaglia, quella della violenza e della morte a cui sono sottoposti ogni anno migliaia di animali veri che vengono idealizzati nei cartoni animati”.
Per questo oltre alla petizione è stato lanciato un vero e proprio grido d’allarme (che suona come un boicottaggio) rivolto alle famiglie affinché spegnano i televisori e facciano vedere la vita reale degli animali che “vivono felici solo nelle fantasie dei bambini”.
Secondo l’AIDAA alla fine di ogni contenuto – sia esso film, fiaba, libro, o cartone – che rappresenta il mondo degli animali andrebbe riportata questa dicitura:
“Il contenuto del cartone animato è frutto di invenzione e della fantasia umana, mentre gli animali veri qui interpretati da personaggi di fantasia in realtà’ sono spesso trattati in maniera crudele. Alcuni di loro come i topi vengono sterminati con il veleno o sottoposti a sperimentazione scientifica, altri come maiali e mucche vengono allevati in maniera inaccettabile per essere poi uccisi e mangiati. Infine altri animali vengono maltrattati ed altri ancora come ad esempio i lupi, le iene e gli sciacalli vengono presentati come animali crudeli quando in realtà sono solo dei predatori in natura che cacciano per nutrire se stessi ed i loro piccoli”.
Luigi Carnevale
18 gennaio 2014