Un secolo di Fendi

Fendi, la casa di moda madre del Made In Italy, ha approfittato della Milano Fashion Week 2025 per festeggiare il primo secolo di storia. La sfilata autunno inverno 2025/26, tenutasi nella seconda giornata della FW, ha visto top model di fama internazionale calcare la passerella, in un’atmosfera celebrativa e, a tratti, nostalgica: il set, infatti, ricostruiva il primo showroom romano che, dopo intense ore di lavoro, ospitava feste, banchetti e grandi ospiti ed amici. Ad aprire le porte dell’evento sono stati i due figli gemelli di Delfina Fendi, figlia di Silvia Venturini Fendi, attuale direttrice creativa… 60 anni prima, quando era direttore artistico Karl Lagerfeld, era stata proprio lei a farlo, indossando, tra l’altro, lo stesso outfit. Non sono mancati, ovviamente, elementi innovativi e distintivi, perché si sa, Fendi è metamorfosi!
Cinque sorelle e 100 anni di storia
L’iconico, raffinato e lussuoso brand nacque nel 1925 in Via del Plebiscito 79, nel cuore della città eterna. Le origini, in realtà, risalgono a circa sette anni prima. Era il 1918 quando i coniugi Adele Casagrande ed Edoardo Fendi aprirono, a Roma, il primo laboratorio di pellicceria, che si occupava di disegnare, produrre e distribuire capi ed accessori di lusso. Dal matrimonio nacquero cinque figlie femmine e saranno proprio loro a far si che Casa Fendi, certamente dal timbro matriarcale, diventi nota a livello mondiale. Già negli anni ’30 il piccolo showroom era ricercato a livello internazionale grazie alle ricche signore della borghesia romana con un forte debole per l’artigianalità. Nel secondo dopoguerra, però, le sorelle Fendi, considerate dalla madre “le cinque dita di una mano”, rileveranno l’attività di famiglia, trasformandosi ben presto nelle celebri signore della moda italiana. Conciliare più di due teste non deve esser stato semplice ma, Carla Fendi, per svelare il segreto della quieta collaborazione, raccontò un aneddoto: “Nostra madre era severa, al punto tale che se una delle cinque, in inverno, dimenticava di indossare i guanti, se la prendeva con tutte… con la diretta interessata perché li aveva dimenticati, e con le altre per non essersene accorte”. L’educazione ricevuta, dunque, ha sicuramente permesso loro di lavorare in maniera unitaria e coesa, al punto tale da lasciare un’eredità senza tempo e senza fine.
Il matrimonio con Karl Lagerfeld
Alle sorelle Fendi sono sempre piaciute le difficoltà perché proprio quest’ultime fungevano da molla per reagire ed andare avanti. Alle soglie degli anni 60’, infatti, il brand era a corto di disegnatori. Erano stati fatti vari tentativi ma tutti deludenti. Fu così che decisero di puntare tutto su di lui: Karl Lagerfeld, stilista tedesco, assistente di Pierre Balmain dal ’55. Si pensi che, pur di incontrarlo, lo attesero un’intera giornata sul pianerottolo del suo appartamento a Parigi. Da quell’incontro, nel 1965, nascerà il sodalizio più lungo della storia della moda, che durerà fino al 2019, l’anno della sua morte. Karl era fresco, amava stupire, e riteneva che la moda fosse un gioco da prendere sul serio. Una delle prime innovazioni fu quella di utilizzare i cosiddetti “peli poveri”, quelli dimenticati, quelli che nessuno vuole, come i peli della talpa, dello scoiattolo o della puzzola. Una volta fece sfilare in coppia lo zibellino e lo scoiattolo e, fra i due, si rese conto che lo scoiattolo era il protagonista. Pose fine ai pesanti ed ingombranti cappotti di pelliccia ed ideò il logo “FF”, facendo divenire Fendi uno degli esempi più significativi del fenomeno della logomania.