Le strade del tè. Sorseggiare il tempo – di Lucie Azema

Le strade del tè. Sorseggiare il tempo di Lucie Azema è un invito a un viaggio seducente attraverso le terre e le storie che circondano una delle bevande più iconiche del mondo: il tè.
Attraverso una prosa intensa e vibrante, Azema trasporta lungo le polverose carovane e le antiche rotte commerciali e culturali che hanno plasmato il destino di una bevanda in continuo movimento.

Sorseggiare il tempo
Il libro, edito da Tlon a ottobre 2023, si apre con un’analisi avvincente della storia del tè, quale narrativa di viaggio in se stessa.
Le pagine sono intrise di racconti di carovane che attraversano le steppe dell’Asia centrale, di marinai che solcano gli oceani per portare il tè in Occidente, e di avventure che mescolano spionaggio e colonizzazione.
Ripercorrono i passi di una bevanda avventurosa, il cui cammino è costellato di crimini, tradimenti ed epiche traversate.
Quale simbolo ambivalente del viaggio, il senso del tè oscilla tra il nomadismo delle sue origini e la tranquilla contemplazione che caratterizza il suo consumo.
È un momento di “ricentramento”, di sospensione del tempo, in cui ci si apre al presente e ci si connette con gli altri attraverso il gesto condiviso del sorseggiare.
Così l’autrice riflette sulla tensione tra movimento e stabilità, sulla ricerca di sé e degli altri che il tè porta con sé:
«Andare dove non sono, ritornare dove non sono più, un tira e molla continuo, negoziare con i miei valori, con le idee in cui credo. È esattamente ciò che ha fatto il tè: partire, tornare e, intanto, inciampare. Ma, sempre, trasformarsi a contatto con l’alterità».
I miti sul tè
Il sapiente intreccio tra la grande storia e le piccole storie personali permette ad Azema di presentare una variegata galleria di personaggi, riportando alla luce, tra gli altri, il grande ruolo della donna – impiegata più degli uomini nelle piantagioni di tè – sottopagata e in condizione di semi-schiavitù.
Nell’intento di sfatare alcuni falsi miti sul tè, l’autrice menziona il lavoro del botanico Robert Fortune il quale, nel 1848, scoprì come tutti i colori della bevanda derivino dalla stessa pianta, la Camellia Sinensis, mentre a variare sia il processo di trasformazione della foglia, quindi l’ossidazione o la fermentazione.
Allo stesso modo, smentisce il dato secondo cui furono gli inglesi a scoprire il tè nelle colonie indiane e portarlo in Europa. Al contrario, riferisce la scrittrice, fu la Gran Bretagna a imporre la produzione di tè in India per esportarlo in patria.
Attraverso un’affascinante serie di aneddoti e curiosità sul mondo del tè, Azema rende conto dell’epica storia delle Compagnia delle Indie Orientali e della scoperta scientifica dell’Umami come quinto sapore.
In questo viaggio letterario, la voce dell’autrice brilla di passione e acutezza.
La sua scrittura è un invito al viaggio, una chiamata a esplorare mondi nuovi e a riflettere sulle nostre esperienze di erranza e di ritorno.
Con una prosa che splende di luce propria, Azema ci guida attraverso un labirinto di strade del tè, svelando segreti nascosti e riportando a completa pienezza il senso del viaggio:
«Il tè ha percorso un cammino ambiguo, pieno di prove e manovre fraudolente. Le sue peregrinazioni hanno anche permesso di tessere fili tra epoche e continenti, tra piccole e grandi storie (…). Per avvicinarci a questa dimensione, dobbiamo poggiare le valigie. Perché per bere il tè bisogna saper fare una sosta, fermarsi, restare».
Link al libro: Le strade del tè. Sorseggiare il tempo – Lucie Azema
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