Una Roma sbiadita vince di misura: 1-0 al Crotone

#IOLEGGOPERCHE’ è l’hashtag di questa giornata di campionato, segnata dai fatti accaduti durante la partita Lazio-Cagliari. Lo speaker dell’Olimpico legge un brano tratto dal “Diario di Anna Frank”, mentre i capitani di Roma e Crotone firmano il libro di Anna Frank e “Se questo è un uomo” il libro di Primo Levi, consegnandoli ai bambini che li accompagnano in campo con la speranza che, come recita il Diario di Anna Frank, “ritorneranno l’ordine, la pace, la felicità”.
Il campo dice che questa doveva essere una partita facile, con una Roma prepotente, e ricca di gol che avrebbe aumentato il bottino delle reti segnate; invece è stata una partita a lunghi tratti sfibrante con la squadra giallorossa che ha creato tanto ma non ha mai affondato se non nella prima mezz’ora della prima frazione di gioco. Confusione e incertezze e, come se non bastasse, Karsdrop per la prima volta in campo con la maglia della Roma è uscito zoppicante all’82’: rottura del crociato anteriore sinistro e stagione finita.
SuperKolarov – La Roma si riversa subito in avanti cercando di fare la voce grossa e spaventare il Crotone e ci riesce prima con una percussione di Kolarov innescato da Perotti e poi con un buon affondo in profondità di Under fermato in angolo. Il Crotone fa bene densità e la Roma fatica a trovare uno spiraglio per passare.
All’8’ Kolarov da buona posizione mira all’incrocio ma la palla non gli gira e finisce fuori sfiorando il palo. Due minuti dopo l’azione che decide il match. Gerson è bravo a servire Kolarov in profondità, Mandragora contrasta il giallorosso che cade in area. Per Manganiello è rigore e Perotti non se lo fa dire due volte, si posiziona sul dischetto e manda la palla a fil di palo dentro la porta difesa da Cordaz. Al 17 giganteggia Kolarov che di interno destro su punizione prova a sorprendere l’estremo difensore del Crotone ma la palla si infrange sul palo.
Al 19’ primo squillo degli avversari con un cross di Sampirisi dalla destra che cerca la testa di Nalini dimenticato da Karsdrop ma Alisson c’è.
E’ solo la Roma a gestire la partita attaccando con cinque uomini quando i due esterni vanno a fare i trequartisti. Al 23’ azione personale di un ottimo Gerson che con una serpentina per vie centrali si incunea centralmente fino al limite dell’area dove viene fermato circondato da un nugolo di avversari. Karsdrop si riscatta al 30’ quando, con precisione e personalità, ferma Nalini in area di rigore. Al 37’ si infuria Di Francesco quando Kolarov non accorcia e si lascia sfuggire Rohden, in posizione regolare, che arriva alla conclusione non con il suo piede migliore e Alisson ringrazia. Nel finale di tempo doppia occasione per Dzeko che prima conclude molle ispirato da un cross basso di Kolarov e poi su cross calibrato di Perotti colpisce bene di testa ma la palla sfila sul palo alla sinistra di Cordaz.
La Roma gioca una partita a trenta all’ora e sfrutta la strategia di stanare l’avversario ma non chiude la gara.
11 pali – Il palo, o meglio l’incrocio dei pali, ferma al 53’ la sassata di collo pieno di Dzeko e poco dopo sempre il bosniaco aggancia al volo una palla e calcia di prima intenzione verso l’angolino basso di sinistra che però non sorprende Cordaz.
La Roma alza il ritmo e cerca di mettere il Crotone alle corde ma non riesce a finalizzare.
Al 70’ episodio da moviola. Duello in area tra Fazio e Budimir, l’attaccante cade e reclama il penalty ma l’arbitro lo ammonisce per simulazione. Sul cambio di gioco Defrel ha una buona occasione per il raddoppio, controlla al limite e tenta il tiro di precisione ma la palla finisce fuori di poco.
La Roma si spegne dopo questo episodio e così facendo accende le speranze del Crotone che lotta su ogni palla.
Nicola ci crede e gioca il tutto per tutto mettendo in campo prima Stoian e poi Barberis. Gli ospiti ci provano con diverse incursioni neutralizzate dalla difesa romanista fino al brivido finale su tiro di Pavlovic parato da Alisson a tempo scaduto.
La partita non ha portato il risultato sperato e l’uno a zero è ingiusto per quanto la Roma ha costruito durante tutta la partita ma la mancanza di freddezza e di precisione non hanno consentito alla squadra di casa di chiudere la partita nella fase di maggior sforzo. Dal 25’ del secondo tempo la Roma è calata ed il Crotone, ottima squadra in fase difensiva, ha avuto il merito di restare vivo ed aggrappato al risultato fino al fischio finale.
Meritano 2duerighe
[su] Kolarov: non prende l’otto pieno per quella sbavatura su Rohden ma il serbo incanta, volteggia, tira sassate, sbeffeggia gli avversari, tira la carretta sulla fascia, propone e inventa. GolaLove.
[giu] Under: il piccolo turco non brilla per intelligenza tattica ma ci mette il cuore. Buoni spunti ma poca concretezza. Crescerà.
TABELLINO
ROMA (4-3-3): Alisson, Karsdrop (82’Florenzi), Fazio, Moreno, Kolarov, Nainggolan, Gonalons, Gerson (74’ Pellegrini), Under (74’ Defrel), Perotti, Dzeko. All.: Di Francesco.
CROTONE (4-4-2): Cordaz, Sampirisi, Ceccherini, Simic, Pavlovic, Rohden (60’ Faraoni), Mandragora, Barberis (84’ Romero), Crociata (80’ Stoian), Nalini, Budmir. All.: Nicola.
Marcatori: 10’ Perotti (R)
Ammoniti: Budmir (C)
Arbitro: Manganiello di Pinerolo.