La Roma frena, con l’Udinese è 1-1
Finisce 1-1 l’anticipo serale della ventottesima giornata di Serie A, diretto da Guida di Torre Annunziata. La squadra capitolina, sulle ali di una ritrovata convinzione, è alla ricerca del poker di vittorie, che le consentirebbe di avvicinare la zona Champions; i friulani, d’altro canto, a salvezza raggiunta, inseguono la possibilità di candidarsi a sorpresa per la lotta ad un posto per la prossima Europa League. Il 3-4-1-2 di Andreazzoli, manchevole di Marquinhos, Pjanic, Destro e Bradley, ritrova Castan sul centro-sinistra della linea difensiva. Sulla mediana Perrotta vince il ballottaggio della vigilia col greco Tachtsidis, andando ad inserirsi nel centrocampo di solidità con De Rossi, Florenzi, Torosidis e Marquinho. Davanti Totti e Lamela.
Guidolin, da parte sua, con le defezioni di Pinzi, Lazzari, Benatia e Pasquale, risponde con un 3-5-2, senza timori di partenza, affidando l’organizzazione offensiva al tandem Di Natale-Maicosuel, coadiuvato dalle incursioni e dalla rapidità di Muriel sulla fascia destra. Dopo una manciata di minuti dal fischio d’inizio, Stekelenburg è subito chiamato all’intervento, respingendo con sicurezza a lato un diagonale a mezza altezza di Di Natale, potente ma non abbastanza aperto. Al 19’ la battuta a sorpresa di Totti da una punizione dalla trequarti trova Florenzi solo dentro l’area di rigore, dimenticato dalla retroguardia friulana, ma il giovane centrocampista romano sciupa la ghiotta occasione, calciando centrale, senza lucidità, sui piedi di Brkic. Sull’azione successiva il vantaggio giallorosso, che parte proprio dai piedi del suo capitano: il suo cross dal vertice destro dell’area è calibrato alla perfezione a pescare ancora Florenzi, che, con un colpo di testa in tuffo da distanza ravvicinata, colpisce a botta sicura trovando la disperata opposizione del portiere bianconero. Dalla parata scaturisce una carambola che rimbalza sulla traversa e finisce sui piedi dell’accorrente Lamela, che ribadisce prontamente in rete. L’Udinese non riesce a replicare, non rendendosi pericolosa in alcun modo e la Roma amministra senza correre rischi sino alla fine della prima frazione di gara, che si chiude sul risultato di 0-1 per gli ospiti.
I secondi quarantacinque minuti di gioco si aprono così come si erano chiusi i primi. La squadra di casa è imprecisa, disordinata e senza idee, concedendo, pertanto, vita facile ad una Roma, che pur non essendo brillante, gestisce con tranquillità il quarto d’ora iniziale. Al 62’, però, arriva la doccia gelata per gli undici di Andreazzoli : una velocissima incursione di Muriel è premiata da Maicoseul, che gli serve con giustezza un pallone filtrante sulla corsa. Il giocatore colombiano, defilato sulla sinistra della porta di Stekelenburg, manda a vuoto i tentativi di intervento di Burdisso prima e Torosidis poi, segnando il pareggio con un rasoterra che si infila sotto le gambe dell’estremo difensore. Il match s’accende e con questo il nervosismo dei suoi interpreti. Un susseguirsi di dure entrate ( in due occasioni la squadra romana reclama la massima punizione) e proteste di varia natura culmina con l’espulsione del bianconero Heurtaux, che scivola col piede a martello su Florenzi al minuto 73. Con l’uomo in più i giallorossi guadagnano coraggio e si riportano in avanti, tuttavia con scarsa lucidità e molta confusione non riuscendo a produrre reali pericoli fino al termine della partita, fatta eccezione per il match-point fallito clamorosamente al 90’ dal subentrato Osvaldo, al posto di Totti. L’italo-argentino, a tu per tu con Brkic, spara a lato con un pallonetto sbilenco. Finisce 1-1 l’anticipo del sabato sera.
La Roma non espugna il Friuli, come solo alla Juventus quest’anno è riuscito di espugnare, rallenta la sua corsa al terzo posto, proseguendo comunque una striscia positiva di quattro risultati utili consecutivi. L’Udinese agguanta il pareggio e ottiene un punto che rappresenta un’ottima iniezione di fiducia, ma soprattutto un buon consolidamento del sicuro posto in classifica.
Mattia Coletti
9 marzo 2013