Inter – Cagliari 2-2, pareggio pirotecnico a San Siro
Al Meazza di San Siro l’Inter impatta 2 a 2 contro il Cagliari in una partita accesa e combattuta, che lascerà strascichi di polemiche a causa di un rigore su Ranocchia non concesso dall’arbitro Giacomelli nel finale di gara. L’Inter, dunque, non approfitta dei pareggi di Juve e Napoli maturati nella serata di ieri e resta a -4 dai bianconeri.
I recuperi di Samuel e Ranocchia permettono a Stramaccioni di schierare nuovamente la difesa a 3, vera grande intuizione dell’allenatore romano in questa prima parte di stagione ed elemento imprescindibile di questa Inter. A centrocampo Gargano e Cambiasso formano la diga di centrocampo, mentre Zanetti e Nagatomo agiscono sulle fasce. In attacco confermato il tridente delle meraviglie Cassano-Milito-Palacio.
Pronti via l’Inter sfiora subito la rete del vantaggio: Milito calcia in porta da posizione favorevole sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma non riesce a tenere bassa la palla. I nerazzurri partono aggressivi e determinati; i pareggi di ieri di Juve e Napoli sembrano inizialmente aver dato un maggior abbrivio alla manovra interista.
Juan Jesus mette i brividi ad Agazzi con un colpo di testa da centro area che sfiora il palo. Nenè risponde con una spettacolare conclusione acrobatica respinta da Handanovic.
L’Inter ha comunque una marcia in più e la inserisce al 10′, quando Cassano pennella dalla trequarti un traversone tagliato che Palacio tramuta nella rete dell’1 a 0 con un preciso colpo di testa. Poco reattiva la difesa del Cagliari in occasione del vantaggio nerazzurro, colpevole di aver perso in area l’attaccante argentino dell’Inter che non ha avuto difficoltà a superare di testa Agazzi.
Il Cagliari prova a reagire, ma con poca convinzione. Gli unici timidi tentativi di rimettere la gara in equilibrio arrivano dai piedi di Nainggolan, che ha cercato in un paio di occasioni la rete dalla lunga distanza, senza però centrare il bersaglio.
Al 29′ il Cagliari si fa finalmente pericoloso: Astori indirizza la palla nell’angolino alto con un colpo di testa su calcio d’angolo, ma trova sulla sua strada uno strepitoso Handanovic, che devia la traiettoria in calcio d’angolo con un volo prodigioso.
Dopo soli tre minuti, il portierone nerazzurro salva nuovamente il risultato, questa volta su Nenè, che da posizione ravvicinata non riesce ad angolare il suo colpo di testa.
Il Cagliari cresce e inizia a macinare gioco sfruttando il grande movimento tra le linee di un propositivo Andrea Cossu, autore finora di una partita brillante.
Al 35′ Nenè è costretto a lasciare il campo dopo uno scontro con Juan Jesus, costretto a sua volta a rientrare in campo con una vistosa fasciatura; al posto del giocatore brasiliano del Cagliari entra Mauricio Pinilla.
Il Cagliari continua a premere; l’Inter ha lasciato agli avversari le redini del gioco e fa fatica a riprenderle in mano. Il gol del pareggio è nell’aria e al 41′ arriva puntuale con Sau, che sfrutta al meglio un cross dalla sinistra di Cossu e trafigge Handanovic con una conclusione dal vertice dell’aria piccola. Pareggio più che meritato per la squadra sarda, che dopo alcuni minuti in balia dell’avversario è riuscita a reagire e a sfiorare in più occasioni il pareggio, arrivato poi con il giocatore numero sette rossoblu.
Solo dopo la rete del pareggio l’Inter riprende a spingere il piede sull’acceleratore, rendendosi pericolosa con Milito, che impensierisce Agazzi con una conclusione da posizione ravvicinata.
Il primo tempo finisce sul punteggio di 1-1.
Al rientro in campo l’Inter non perde tempo e si fionda subito alla ricerca del vantaggio. Milito ha sui piedi una grande occasione ma il suo tiro a botta sicura è stoppato dal muro cagliaritano. La squadra nerazzurra dà forti segnali di ripresa. Nel giro di due minuti succede l’incredibile: Nagatomo mette al centro un traversone a mezza altezza che taglia tutta l’aria e arriva sui piedi di Milito, che a porta praticamente sguarnita manda alto sopra la traversa. Dalla parte opposta Sau duetta con Conti, penetra in area e a tu per tu con Handanovic spara alto. L’Inter fa paura quando accelera sulla trequarti con Palacio, davvero irresistibile con le sue scorribande offensive. Il numero di palle gol per l’Inter è comunque basso e il centrocampo fa fatica a sostenere il peso del tridente. Quando poi davanti hai una squadra chiusa e brava a ripartire in contropiede le falle si palesano in maniera inesorabile; come al 21′, quando il Cagliari sfrutta un errore difensivo dell’Inter e punisce la squadra di Stramaccioni: Cossu crossa in mezzo per Pinilla, il quale compie un gesto atletico pazzesco, girando il pallone in semi-rovesciata; la conclusione acrobatica dell’attaccante cileno colpisce il palo, ma sulla respinta si fa trovare pronto Sau, che dribbla un avversario e deposita in rete. Prima doppietta in Serie A per il calciatore sardo classe ’87, al quarto gol stagionale.
Stramaccioni prova il tutto per tutto inserendo Coutinho al posto di Juan Jesus. L’Inter spinge e all’82’ trova un pareggio tanto fortunato quanto prezioso: Alvarez si invola sulla sinistra e mette al centro un traversone su cui interviene in spaccata Astori, che mette alle spalle del proprio portiere.
Il gol del pareggio dà fiducia all’Inter, che nel finale reclama un rigore su Ranocchia e sfiora il gol del 3-2 con Coutinho. Il risultato, però, non cambia: a San Siro finisce 2-2.
Giuseppe Ferrara (inviato al Meazza)
18 novembre 2012