Formula E, Roma: vittoria per Vergne su DS in Gara 1, trionfo per Vandoorne e Mercedes in Gara 2. Audi vince il premio sostenibilità
Dopo la scorsa edizione dell’E-Prix di Roma, saltata causa Covid, nel 2021 la Formula E torna nella Capitale e lo fa con una nuova versione del tracciato allungata dai 2,8 Km delle scorse dizioni agli odierni 3,3. Tutto ciò per venire in contro alle esigenze di viabilità della zona dell’Eur.
La Gara 1 di ieri pomeriggio ha visto il trionfo dell’attuale campione in carica Jean Eric Vergne sulla monoposto campionessa DS, marchio premium francese nato da una costola della Citroën, gestita dal team cinese DS Techeetah. Il pilota francese si era qualificato al quarto posto in griglia ed ha beneficiato della collisione al primo giro tra la Mercedes del poleman Vandoorne e la Porsche di Lotterer. Il tedesco ha tentato il sorpasso all’interno ma il belga ha chiuso la traiettoria in anticipo venendo centrato dalla monoposto avversaria. Vergne ha così ereditato la leadership che non ha più mollato fino al termine della gara, venendo seguito sul traguardo dal duo Jaguar di Bird ed Evans. Nel corso della gara si è anche verificato un incidente a causa di un tombino che si è sollevato dal manto stradale mentre transitavano le vetture e a colpirlo in pieno è stata la Mercedes di Stoffel Vandoorne, il quale ha perso il controllo innescando una carambola che ha coinvolto e portato al ritiro anche De Vrjies e Di Grassi.
Risultato opposto invece oggi in Gara 2, dove a trionfare è stata la Mercedes di Vandoorne al termine di una gara piena di colpi di scena. Nel corso del primo giro il poleman Nick Cassidy con la Envision Virgin è andato subito in testacoda, lasciando la leadership alla Venturi di Norman Nato, seguito da Wehrlein e Vandoorne. Dopo l’intervento delle bandiere gialle a causa di un incidente che ha coinvolto l’Audi di Di Grassi e la Nissan di Buemi con il brasiliano che è finito a muro causando l’intervento della direzione gara per rimuovere i detriti, alla ripartenza Nato ha perso il comando subendo il sorpasso da Wehrlein e successivamente anche da Vandoorne, Sims e altre vetture. La Porsche del tedesco ha condotto la gara fino al duello con la Mercedes di Vandoorne quando il belga ha fatto la sua mossa prendendosi la prima posizione, gettando Wehrlein in pasto alla Mahindra di Sims e la Venturi di Nato, per poi non mollare più il comando della gara. Dopo l’intervento della safety car negli ultimi giri a causa dell’incidente di Rast, finito a muro con la sua Audi, la gara ha ripreso solo per l’ultimo giro, dove è avvenuto un grande incidente che ha coinvolto De Vrjies, Bird e Rowland. Ritiro per i primi due mentre Rowland è riuscito a proseguire. Vandoorne ha quindi vinto la gara davanti all’ottimo exploit della Mahindra con Sims, il quale ha preceduto Nato al terzo posto. Tuttavia il francese è stato squalificato per aver usato più energia del previsto. A salire sul terzo gradino del podio è stato quindi Wehrlein con la sua Porsche.
La pesante debacle dell’Audi e il suo sofferto inizio di stagione, se si esclude il podio iniziale di Nick Cassidy in Arabia Saudita con il team clienti Envision Virgin, avrà sicuramente dato qualche grattacapo nelle alte sfere di Inglostadt. Tuttavia, il marchio dei quattro anelli nelle scorse settimane si è visto attribuire un importante riconoscimento, il Three-Star Environmental Accreditation, ovvero la massima onoreficenza per la sostenibilità e la protezione dell’ambienta, attribuitagli dalla FIA. Oltre a causa del suo impegno in Formula E, nella quale ha anche vinto il titolo costruttori nel 2018, la casa tedesca è stata premiata della Federazione soprattutto in virtù dei suoi piani futuri riguardanti la sostenibilità. Infatti, entro il 2050, l’Audi punta a raggiungere il risultato di avere zero emissioni per l’intero ciclo di vita delle sue vetture stradali e l’impegno in Formula E è propedeutico per raggiungere questo obiettivo, poiché l’ambito premio è stato ottenuto anche in virtù del massimo punteggio sulla base dell’attuale certificazione EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) per la fabbrica di Nürburg, la quale fungerà da modello per gli altri stabilimenti produttivi del gruppo Volkswagen-Audi. Se quindi la casa tedesca non ha alcun motivo di sorridere dopo i risultati nell’inizio di questa stagione, può comunque andare fiera di questo riconoscimento che la spronerà a tornare al vertice.