Australia, la vita “easy” oltreoceano
Fino a qualche mese fa tutto potevo immaginare tranne che trovarmi catapultato a Perth, esattamente dall’altra parte del globo.
Un progetto universitario, un concorso fatto in fretta e furia, conoscenza “base” dell’inglese, tanta voglia di partire per la città più isolata del mondo ed eccomi davanti ad una classe di liceali australiani a cui insegnare qualcosa di italiano: it’s wonderful, direbbero qui!
Nonostante l’inverno sia alle porte, clima a dire poco da favola, paesaggi da far venire i brividi, stile di vita molto “easy” – qui si godono la vita: trovi persone scalze ovunque, tanto per dirne una – e tanto, tanto, tanto verde: questa è, in quattro parole, la capitale australiana con più giorni di sole all’anno.
Un’esperienza di vita che ti permette innanzitutto di comprendere il mondo in tutte le sue sfaccettature, e di ammirare tramonti sull’oceano indiano mai visti prima.
Ma com’è realmente vivere in Australia? Certamente le opportunità lavorative sono molteplici e stimolanti (niente a che vedere con l’Italia!) e le porte degli australiani sono quasi sempre aperte ai volti in fuga dai tanti Paesi che hanno ben poco da offrire. Non a caso, secondo una recente ricerca dell’OCSE, l’Australia, con la disoccupazione che sfiora solo il 5%, è il miglior Paese al mondo in cui vivere: la “nuova America”.
L’altra differenza abissale è che anche chi non ti conosce, nonostante tu non abbia un’approfondita conoscenza della lingua, crede in te, punta su di te, si fida di te e ti trascina in un modo di vivere del tutto nuovo e diverso da quello a cui eri abituato fino a un attimo prima.
E quando ti rendi conto che quello che hai intorno ti sta stretto, non ti resta che cedere alla voglia di partire per approdare in un emisfero e in una cultura che non ha niente a che vedere con quella europea: è l’unica soluzione per guardare oltre. E soprattutto, da quaggiù, il mondo lo si osserva con occhi diversi.