Arbre Magique: l’alberello che si è appeso alla cultura di massa

C’è un oggetto che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo visto oscillare e sobbalzare appeso a uno specchietto retrovisore: si tratta di quel piccolo alberello profumato che in Italia è conosciuto come Arbre Magique. Dietro quel deodorante portatile si nasconde in realtà un’icona pop e una storia sorprendente che inizia nel 1952, quasi per caso, come tutte le storie che lasciano il segno.
Il protagonista di questa curiosa storia è Julius Sämann, un imprenditore svizzero-canadese grande appassionato degli aromi delle conifere. La scintilla per Sämann arrivò quando questi, forte della sua passione, incontrò un lattaio che si lamentava dell’odore insopportabile dei latticini che trasportava in auto per lavoro. Da lì l’intuizione: creare un deodorante pratico, duraturo e piacevole. Così nacque il celebre alberello, realizzato con fibra di cellulosa imbevuta di fragranze, facile da appendere e capace di accompagnare milioni di automobilisti nel mondo.
La scelta della forma non fu casuale: Sämann scelse un pino stilizzato, simbolo di freschezza e natura; una sagoma semplice ma talmente efficace da trasformarsi in un’icona riconosciuta ovunque. Il tempismo poi fu perfetto: negli anni ’50 l’automobile diventava il mezzo di trasporto di massa, e l’Arbre Magique trovò subito il suo posto, tanto che a New York i tassisti lo adottarono come “servizio extra” per coprire odori di fumo, cibo e bevande lasciati dai clienti.
Conosciuto a livello internazionale come Little Trees, l’alberello ha assunto nomi diversi a seconda del Paese: Wunder-Baum in Germania e Scandinavia, Magic Tree nel Regno Unito, Arbre Magique in Francia, Spagna e chiaramente in Italia, dove arriva nel 1964 grazie a Tavola S.p.A., che dal 1974 ne è anche produttore ufficiale.
Nei suoi oltre 70 anni di storia però l’alberello profumato non si è limitato alle auto, ma è diventato un vero e proprio fenomeno culturale, tanto che lo si ritrova in diversi film, canzoni, fumetti, sculture e opere di design, e non manca neppure nello sport, infatti il marchio è stato sponsor della Formula 3 in Italia e della Porsche in Germania, oltre che del pilota NASCAR Mike Olsen negli Stati Uniti.
Oggi l’Arbre Magique continua a rinnovarsi con decine di fragranze e colori, ma resta comunque un classico indelebile della cultura automobilistica. Attenzione però, non si tratta solo di un deodorante, bensì di un piccolo compagno di viaggio che racconta le storie di milioni di automobilisti nel mondo.
La prossima volta che ne vedrete uno oscillare dallo specchietto retrovisore, ricordatevi: dietro quell’alberello c’è una lunga storia fatta di ingegno, cultura pop, e un lattaio infastidito dall’odore del suo carico!