Le storie straordinarie delle materie prime: come hanno costruito il nostro mondo

Sostrato viscerale della storia umana, humus del fiorire o decadere delle civiltà, le materie prime hanno avuto, da sempre, un ruolo chiave nel definire gli alvei dei processi storici, dall’antichità ad oggi. Elevate al dibattito pubblico contemporaneo dalla chips war in atto, figlia della concorrenza tra Cina e Stati Uniti, minerali, spezie e terre rare hanno in realtà profonde radici, accompagnando, con la loro scoperta o il loro legame con l’innovazione tecnologica, le fortune di imperi, stati nazionali e mercati.
Siano Idrocarburi, prodotti alimentari mai visti sulle tavole , materiale minerario isolante o ricchi giacimenti di metalli preziosi, nel sangue vivo delle dinamiche umane scorre la corrente delle materie prime. La Spagna imperiale pagò a caro prezzo la sua maledizione dell’argento delle miniere boliviane del nuovo mondo, adagiandosi su una ricchezza inflazionistica divenuta da fortuna ostacolo allo sviluppo produttivo iberico. Quella che la banca mondiale definisce nell’economia contemporanea, resource curse o paradosso dell’abbondanza.
Sulle rotte atlantiche di zucchero, caffè e tabacco, si odono le urla degli schiavi catturati sulle coste africane, tristissima forma di energia basata su carne pulsante e adibita al lavoro nelle coltivazioni intensive dell’America Latina, regno di conquistadores e corsari di sua maestà. Trilaterazione globale che intensifica la preliminare espansione della globalizzazione intercontinentale.
Come scritto nelle affascianti pagine di Alessandro Giraudo per Add Editore, le storie delle materie prime non possono che essere straordinarie. Le loro vicende segnano in modo indelebile, come fiumi carsici, il volto del nostro mondo e consentono di comprendere ascese e cadute politiche. Così la concorrenza tra la torba olandese e il carbone britannico assume la forma simbolica del successo dello sviluppo industriale di Londra rispetto a quello di Amsterdam.

Piccoli microcosmi storici alimentano, dietro le quinte, il palcoscenico della grande Storia. La ricchezza dei commerci della noce moscata, etimologicamente derivante in italiano dal persiano “musk”, riferimento al profumo di muschio, cambia il destino di Nuova Amsterdam, la futura Grande Mela, scambiata, tra guerre e accordi commerciali, dall’Olanda con l’isola di Run, centro, oggi dimenticato, della produzione della noce.
Materie Prime tra letteratura e pittura
Influenze che non riguardano la sola “scienza triste” dell’economia ma che arrivano a lambire anche le coste della letteratura e della pittura. Lewis Carroll rappresenta come “matto” il cappellaio nelle avventure di Alice nel Paese delle meraviglie per specifica conoscenza tecnica. Questi artigiani, come sapeva evidentemente bene lo scrittore inglese, soffrivano spesso di una intossicazione da metalli pesanti, in particolare da mercurio, poiché venivano utilizzati per rendere maggiormente brillanti i copricapi. Gli effetti si manifestavano in confusione mentale, perdita della memoria e di lucidità.
Allo stesso tempo i colori delle pitture e le tinture per il vestiario vengono influenzate, nella diffusione e nell’uso, proprio dalla capacità di commerciare e diffondere determinate materie prime. Così con il rilancio del colore blu nel periodo delle crociate, il guado, una particolare pianta imparentata con la famiglia delle crucifere, conosce una significativa espansione in alcune aree della Francia per la produzione di questo tipo di colorazione, da cui deriverebbe il nome, dal francese antico Cocagne, di terre della Cuccagna (velato riferimento ai ricchi introiti dei commercianti specializzati nel guado). Ricchezza successivamente minacciata dall’importazione sempre più massiccia dell’indaco dai porti dell’India, tanto da scatenare una reazione aspra dei produttori che faranno pressioni per introdurre il divieto di arrivo in Francia del nuovo pigmento blu.
Le storie straordinarie delle materie prime sono le pagine della nostra contemporaneità. Per capire i conflitti e le dinamiche geopolitiche di oggi, non è possibile prescindere da queste vicende storiche.