No, gli studi cinematografici più grandi al mondo non sono ad Hollywood.
Nell’immaginario collettivo, è ormai inossidabile l’equazione che lega il cinema e gli studi cinematografici alla città di Hollywood, in California. Se si pensa ad un set cinematografico, l’immaginazione vola inevitabilmente oltreoceano ed approda tra le palme e le alture dove capeggia la scritta omonima della città. La Mecca del cinema è lì, non vi è dubbio. Eppure, gli studi cinematografici più grandi del mondo, che hanno visto decine e decine di film-kolossal prendere forma tra le proprie colonne di cartapesta e dipinti sui muri ad hoc, non sono ad Hollywood. E non sono neppure in America. Vi è, invece, una cittadina in Marocco che ha saputo ritagliarsi il proprio spazio. Per quanto sia possibile ricreare ogni tipologia di scenario, infatti, la concretezza del deserto, dei suoi colori e della sua luce restituisce alla pellicola una verità ed un’autenticità totalmente differente. Questo, la cittadina di Ouarzazate, in Marocco, lo sapeva bene.
Gli Atlas Corporation Studios in Marocco
Ouarzazate è un’affascinante città situata nella valle del Dadès, a ridosso del deserto del Sahara. È conosciuta anche come l’«Hollywood d’Africa». Qui nascono, nel 1983, gli Atlas Corporation Studios, uno dei più grandi studi cinematografici del mondo: la sua superficie è infatti di 322.000 metri quadrati. Tuttavia, prima fondazione degli Studios, questa zona non era estranea a troupe cinematografiche che si aggiravano per le sue terre, alla ricerca della luce migliore per poter girare le proprie scene. Infatti, Ouarzazate è stata utilizzata come location per film già nel 1962, quando il regista britannico David Lean la scelse per la realizzazione del suo kolossal biografico Lawrence d’Arabia, un film da sette premi Oscar. Lean era consapevole che il sito avrebbe conferito al suo film, ambientato nel deserto, un’autenticità maggiore, che non avrebbe ritrovato tra le vie cementificate e lo smog californiano. Solo negli anni Ottanta, però, l’imprenditore e produttore marocchino Mohamed Belghmi riconobbe la necessità di fondare uno studio permanente nella zona, dando vita al set cinematografico più grande al mondo. Nel corso degli anni, sono stati girati in questo sito diversi film dalla grande fama internazionale. Ad esempio, nonostante possa venire spontaneo pensare che film come “Il Gladiatore” possano essere stati girati tra le rovine dell’antica Roma e all’interno dell’Anfiteatro Flavio che si erge da più di duemila anni nel centro della capitale italiana, il Colosseo che vediamo nella pellicola è situato, in realtà, proprio in Marocco.
Minori i costi, maggiori gli spazi
Gli Atlas Studios coprono un’area deserta immensa, poiché gli spazi a disposizione in questa terra vicina alle montagne dell’Atlante (da cui gli Studios prendono il loro nome) sono estremamente vasti e i set a cielo aperto nel deserto non hanno grandi limitazioni spaziali, come possono avere, invece, degli studi metropolitani come quelli di Hollywood. Inoltre, il clima di cui godono è perfetto, garantendo un’esposizione alla luce dal gusto altamente cinematografico. I costi per la manodopera, infine, sono inferiori, così come il soggiorno in loco. Niente a che fare con i prezzi dell’iper-rinomata Hollywood. Così, i costi si abbassano, gli spazi si ampliano e i film ne giovano, anche in termini di autenticità con il tema trattato.